martedì 9 novembre 2010

Una buona cattiveria


copertina 2° edizione


copertina 1° edizione




Troverete anche il mio racconto: "Il sicario",

comprando il libro, aiuterete l'A.I.S.EA onlus, che raggruppa le famiglie di bambini affetti da L'Emiplegia Alternante è una grave malattia neurologica molto rara; i casi conosciuti in tutto il mondo sono meno di 500.
L'Emiplegia Alternante si manifesta entro il primo anno di vita e persiste nell'età adulta, provocando una grave disabilità motoria, visiva e psico-intellettiva.


http://blog.aisea.org/

venerdì 5 novembre 2010

Verità velenose




Chi può reggere la verità? Chi sa ingerire il veleno della conoscenza facendosi guidare dall'obiettività? Il dubbio, si insinua nella mia mente prepotente, dire o non dire, dire una bugia camuffandola di diplomazia, o una verità che verrà presa per una cattiveria.

Dubbi, non sono fatta per mentire, ma la verità a volte è un veleno troppo letale perchè tutti possano berne senza ferirsi.

Eppure mi guardi e chiedi, forse l'ultima coltellata di verità, l'ultima che ho deciso di non darti, che la verità, come le bugie non ti possono essere insegnate, sono solo cicatrici che la vita ti lascia, come segno di saggezza, come segno di esperienza. E chi sono io per toglierti da questo percorso?

Chiedi giudizi, chiedi opinioni vere..ma non sono le tue, e le mie già ti hanno salvato più di una volta. Ho deciso, starò a guardare, ti sentirò parlare con gli altri, affermare che sono una stronza.. Sentirò dirti:" E' cambiata, con me non è più la stessa."

Ma non importa, la verità è che sono stanca, di essere emulata,invidiata.. sono stanca delle mie verità sulla tua pelle, sono stanca di te, che vivi vegetando, che non ti rendi conto che la vita è adesso. Sopratutto sono stanca delle tue piccole bugie, e si, perchè tu lo sai,io reggo il veleno di qualsiasi verità.. lo sai.

martedì 14 settembre 2010

Sono una scrittrice ;)



E' mattina, sono in ufficio, dopo aver risposto a varie email, decido di prendermi una pausa, avventurandomi nel mare di internet, sul sito di uno scrittore trovo l'invito a mandare un racconto, di un genere che non saprei mai scrivere, penso.

Eppure apro un foglio word, lascio le dita scorrere sulla tastiera, e in venti minuti, ecco il racconto. Non rileggo come al solito, non mi piace rileggere, non mi piace correggere emozioni, così come non mi piace mettere a posto la scrivania, anche se il pericolo di perdermi è sempre alto.

Lo invio all'indirizzo email, con uno pseudonimo. E mi rimetto a lavorare con la sensazione di aver fatto qualcosa come rubare marmellata, come dare un bacio di nascosto. E' una piccola emozione frizzante, un po' irrazionale, stupida..che mi mette di buon umore. E quasi me ne dimentico. Dopo qualche giorno, mi arriva la mail:

"Il racconto è buono, lo prendiamo per il libro, è urgente che ci invii la liberatoria"

E io rimango stupita, contenta...e mi dico:"ma non l'avevo, neanche riletto!!" come se ora questo facesse differenza.

Ma sono felice, come il giorno della maturità, ai complimenti della commissione, come "l'ottimo" avuto quando, mi ero convinta che il Professore sapesse scrivere solo:"più che sufficiente", come il giorno che mi sono iscritta alla facoltà di psicologia,come fare tardi a parlare con l'attore famoso di cioccolata, sabbia e malboro light.

Uno dei miei sogni è stato sempre quello di diventare "scrittore" o al limite "scrivano". Le parole scritte sono creatività allo stato puro.

Oggi ho letto l'articolo che parlava di questo concorso, e trovo tra i racconti scelti, nomi di "veri scrittori". E per un attimo, lo sono anche io!

martedì 31 agosto 2010

Viaggio nel tempo, destinazione Ottocento

Siamo nel 2010, molti dei mei sogni di ragazzina si sono avverati:

1)parlare con qualsiasi persona in ogni parte del mondo in un secondo;
2)accesso a qualsiasi tipo di informazione;
3)trasmettere foto, lettere, sorrisi, in tempo reale.

Certo non avevo pensato alle controindicazioni:

1)Mancanza di contatti fisici;
2)Accesso a una marea di informazioni immondizia;
3)Vita virtuale che attenta quella reale.

In questo genere di riflessioni sono piombata stamattina dopo una telefonata allucinante:
"Kyra, lo sai sono un po' giù ho visto che conosci "tizio", ho bisogno di una storia di sesso, me lo fai conoscere? Sai se c'è qualcuna che l'ha collaudato?"

Nonostante la mia proverbiale prontezza, non sono riuscita a dire nulla.. Sono rimasta semplicemente smarrita, una sensazione strana, come appoggiare una bistecca sul tavolo, senza piatto, senza tovaglia, come un ritorno alla preistoria, ai sentimenti trogloditi.

Rispondo uno stentato :"eh ci devo pensare.." e riattacco.

Poi mi viene pensato a questo film "Persuasion" di Roger Michell (lo stesso regista di Notting hill,e di Ipotesi di reato)uno spettacolo di sentimenti, emozioni, sensazioni, un piccolo capolavoro di sguardi teatrali, riguardo questo riassunto su you tube,e penso: Per favore, per un giorno portatemi nell'ottocento!!

venerdì 30 luglio 2010

La morale della zia





La parola moralità deriva dal latino "moralis" può essere associata alla parola greca "ethos" etica, e significa costume,comportamento, consuetudine. La moralità per sua definizione sintetica, non prevede altro, moralità è una parola piena, quasi compiuta ed io ho sempre odiato gli assolutismi, e amo le filosofie relativistiche.

E' anche vero che si tratta in fondo di osservazioni diverse di quella che potremmo definire a torto realtà.Chi mi conosce,sa che fin da bimbetta, ho comninciato a farmi "seghe mentali" sul significato delle cose, perdendomi in ragionamenti semplici come il labirinto di Chartres.
Ogni volta era la stessa storia, pensavo e ripensavo.. credendo che nella mente ci potesse essere la risposta di tutto,mi sbagliavo la risposta sta sempre nell'immaginazione e nell'osservazione. Nell'adolescenza, il problema "morale" era molto sentito. Un giorno, sentii due mie zie parlare. La zia Olga aveva una figlia bellissima, una specie di Ilary Duff, l'altra zia Marta aveva una figlia assomigliante a Beth Ditto,forse peggio.

La madre di Beth sosteneva che sua figlia era una specie di santa, dedita allo studio, senza grilli per la testa, ubbidiente, e dopo aver elencato tutte le qualità della figliola aggiunse con cattiveria:"Sai Olga mia figlia è proprio brava, ha una grande moralità, non è che sbaciucchia in giro i ragazzi, nessuno suona il clackson sotto la sua finestra, lei si che li sa tenere a bada, tua figlia invece scusami tanto ma è un po' chiacchierata, magari non farla uscire.."

La zia Olga fece un lungo sospiro e rispose:"Cara sorella, tua figlia è una santa perchè non gliela chiede nessuno, è una santa perchè non c'è ragazzo che la corteggia, e così carissima è facile essere sante, è facile studiare, è facile.. ma ti dirò di più, la vera santa è mia figlia che oltre a essere bella e avere un sacco di corteggiatori, riesce da due mesi a baciare sempre lo stesso, e riesce pure a portare la sufficienza negli studi..cara mia per lei si che è difficile"

Tra le due scese il silenzio, io continuai imperterrita a far finta di disegnare...e pensai di aver risolto tutti i miei dubbi sulla morale cioè è "relativa e personale".

Qualche giorno fa un amico mi fa un discorso sul "tradimento" è ovvio che lo fa per farsi bello, però dopo un po' che parla sono quasi convinta che creda di crederci.

Attacca con un "io non tradirei mai" a cui rispondo con un:"mai dire mai, la tua vita non ti è stata detta in precendenza e tutto può succedere"

a questo punto mi zittisce dicendo:" se mi dici così vuol dire che pensi di tradire o hai tradito, o magari vorresti farlo.." e io:"dico solo che sono possibilista, e poi si può anche tradire con il pensiero, e questo non è censurabile, e solo più ipocrita, visto che è normale avere fantasie, magari anche trasgressive..ma i pensieri non sono cosa materiale, e chi sono io per giudicare chi invece di pensare, vive le emozioni e fà?, scusa ma secondo te è molto più morale, qualcuno che si reprime, e muore di desiderio?"

Il mio amico continua, incartando un discorso, che neanche San Tommaso avrebbe creduto, gira e rigira, parla e punta il dito contro una morale corrotta, sostiene che l'amore e il sesso sono la stessa cosa. Insomma si scalda, che io solo ad aver ventilato la possibilità, mi sento peggio della Maddalena, che tra l'altro riscuote tutta la mia simpatia.

Ed ecco in quel momento l'illuminazione, mi torna in mente il discorso di Zia Olga, vado per analogie,sul momento non trovo il nesso... poi ridendo dico al mio amico: "Non sarà che tu ce l'hai piccolo?"

venerdì 9 luglio 2010

La fidanzata del mio migliore amico



Il mio amico Chad al telefono, era stato veramente convincente aveva detto: "Kyra, ascolta, ho finalmente conosciuto la donna della mia vita, si chiama Laura, non è un nome bellissimo? ah è fantastica, speciale,unica!" - "congratulazioni Chad!" avevo risposto, pensando che avevo sentito quella frase una dozzina di volte.
"la devi conoscere, lo sai ci tengo molto a un tuo parere" - eccolo, con una mezza lusinga, mi convince ad invitarli a casa. Va bene ma Chad se lo merita, in fondo è il mio migliore amico.

Arriva a casa mia, mi presenta questa Venere, bella, con una cascata di ricci rossi, occhi verdi-azzurri, un fisico niente male, insomma un donna veramente stupenda.

Laura, si presenta, un po' imbarazzata, mi tende la mano. Io la guardo,e boh vado in tilt...oh io questa la conosco! ma chi è? chi mi ricorda? uhmm so, solo che non sono sensazioni piacevoli. Ma non riesco a focalizzare dove possa averla vista prima.

Non posso sbagliarmi, ho una mente visiva formidabile (solo quella) posso ricordarmi una persona vista a Miami 10 anni fà... a dir il vero tutta questa memoria a volte mi ha pure procurato delle situazioni non poco imbarazzanti.

E mentre faccio la perfetta padrona di casa, offrendo aperitivo, tartine e guardando in modo da far capire a Chad "caspita che bella".. Ecco un flash!! e che flash!! Questa è quella ragazzetta stronza, quella che ai tempi dei Flinstone, aveva cercato di "rubarmi" quel tipo per cui a volte non mi ricordavo neanche come mi chiamavo.

Quella ragazzetta finta ingenua, che a fine serata con gli occhi da cerbiatta,incurante della mia presenza, si attaccava al braccio di Raul, e implorando chiedeva:"per favore, mi hanno lasciata a piedi, mi dai un passaggio a casa? ti prego, ti prego, ti prego" al terzo "ti prego" il "povero" Raul cedeva dicendomi: "che ci posso fare poverina,non mi costa niente accompagnarla..oh Kyra ma mica sarai gelosa di quella lì!" e no, non ero gelosa, l'avrei semplicemente soppressa con del veleno per topi. Sbucava in ogni angolo, sfacciata, provocante e fintamente stupita e stupida.

Se arrivavo tardi all'appuntamento con Raul, lei era li a parlare con lui, e con una faccia da posteriore quando mi vedeva, allegra mi diceva:"gli ho fatto,un pò di compagnia, se no prima o poi qualcuna te lo ruba!"

Lui sembrava non accorgersi di nulla. Poi quel misto di passione, ossessione, sesso, amore, per me era finito e avevo lasciato Raul. Ma vederlo ogni tanto con la "stronza" oh si, quello mi dava fastidio.

E' ora eccola a un secolo di distanza a casa mia, appoggiata mollemente sul mio divano, con Chad, che la guarda sognante. Si, sono veramente una bella coppia, lo penso e lo dico.

Poi quel diavoletto che c'è in me sbuca fuori e non resiste:"ma poi, un secolo fà sei riuscita a farti Raul?" La ragazza quella allegra, carina, stronzina, finta stupida e stupita, diventa di un colore simile alla mia cucina un rosso rubino intenso, la guardo negli occhi, prendo una sigaretta a Chad, me la faccio accendere, un po' di scena ci stà. Chad, mi guarda sorridendo sbigottito e divertito.

La tipa balbetta:"Raul? Raul Z?" ed io :"perchè ne conosci altri?"
continuo a guardarla e sdrammatizzo sorridendo:"Sai pura curiosità"

"ma io veramente, parlare di queste cose.. non so, non mi ricordo" e il rossore continua a salire, Chad interviene dicendo:"ma dai sono cose vecchie, può dirlo, mica sono geloso, e poi che significa che non ti ricordi???"

Metto a tacere tutto con una battuta:"Su ragazzi scherzavo, non c'è mica nessun Raul!" Mentire così da soddisfazione, e lei la bella Laura mi ringrazia abbassando gli occhi. Ed io :"Sabato prossimo organiziamoci e andiamo a cena insieme!"


e in quel momento m'è venuto in mente quel detto:
"prima o poi vedrai passare il cadavere del nemico lungo il fiume"

martedì 22 giugno 2010

Dubbio amletico o atletico?

Giornata pessima, urgente bisogno di rilassarmi, con chi vado a prendere un caffè?
Consigli??




boy n.1


boy n.2


boy n.3





boy n.4

giovedì 17 giugno 2010

L'uomo Tarzan




Ieri mentre stavo sorseggiando un tè alla fragola bollente, incurante dei 37° gradi all'ombra, la mia amica bigama, mi chiedeva un parere sull'incomunicabilità tra uomo e donna. Non ero preparata. Lei quella che è riuscita contemporaneamente a sposarsi, a farsi l'amante e tenerli per circa un ventennio, e avere una casa in ordine come un'esposizione di mobili. Una Carrie Bradshaw, perfettemente organizzata, senza tanti grilli in testa, una che ha capito che per fare un Mr. Big, nè occorrono almeno due, una che sorseggia tè, in tazze Royal Albert, quelle con le rose.

Mi piace discutere con lei, ha battute sagaci e paradossali che otterrebbero di sicuro anche l'attenzione di Oscar Wilde, peccato che i tempi non coincidano. La sua voce diventa affabile, quasi un sussurro quando mi dice:"Kyra, tu che hai studiato la psicologia, gli psicologi..cosa mi diresti, riguardo a questo modo di non esprimere sentimenti, emozioni con parole, piccoli gesti?"

Sento una vena ironica nella frase, che rende la conversazione direi "deliziosa".

-Carrie, mia cara amica bionda tinta,
(esordisco, facendo cadere il cucchiaino, direttamente sulla testa del suo gatto, un Savannah F1, bello come una tigre) c'è un nome per tutto questo, tu ti sei imbattuta in una specie di uomo che popola città e campagne, un po' come i ratti, una specie chiamata: "L'uomo Tarzan!"

Quando nel 1914,lo scrittore Edgar Rice Burroughs, pubblicò il libro "Tarzan of the apes" Tarzan delle scimmie, che verrà tradotto in più di 50 lingue, di sicuro non pensò di aver riassunto in modo preciso le caratteristiche dell'uomo che vide la luce intorno agli anni 60/70, ho sempre pensato che l'immaginazione sia a volte grande veggente. Vedi Carrie riassumiamo le differenze tra il

Tarzan di Edgar

1) Vive nella giungla,
si attacca a liane,
interagisce con gli animali

2) ha Cita

3) si sposta in elefante

4) segue le traccie,
e non chiede

5) è depilato naturale

6) ha un fisico da urlo

7) sente il richamo della foresta

8) beve latte di cocco

9) ha una frase preferita

Tarzan 2010

1) Vive in una giungla d'asfalto,
attaccato alla rete internet,
interagisce con sms da animale
usando "K al posto di che"

2) ha un computer che parla

3) si sposta con il Suv

4) imposta il navigatore,e non chiede

5) si depila

6) ha un fisico da urlo

7)sente il richiamo della festa

8)beve Pinacolada

9)ha una frase preferita


IO TARZAN,...TU JANE!

Cara amica, non è che non parla, è solo coinciso :)

martedì 1 giugno 2010

Bidoni, fantasmi and friends




Squilla il telefono, a tarda serata. E' Samanthina che in preda ad un attacco di paura, mi spiega che a casa sua c'è un fantasma. Vado da lei, mi offre da bere, mi siedo sul divano, giusto in tempo per sentire la porta sbattere.

La mia amica ha sonno, mi prega di stare un paio di ore lì per la sua tranquillità, e poi va a dormire. In quella casa gigantesca e antica, rimango sola.. Cerco di spiegare mentalmente al fantasma che non è serata, che non ho voglia di corrergli dietro o di parlare con lui. La porta sbatte per la seconda volta.

Sto aspettando una telefonata che spero mi chiarisca, come ho fatto a farmi il bidone da sola per un pranzo.

In effetti la telefonata chiarisce, io mi sia invitata da sola, come avrò fatto? ma se la data non l'ho fissata io? forse c'è stata confusione..

Vi giuro che quando a tirare i pacchi sono gli altri lo comprendo benissimo, ma quando riesco a farlmeli da sola, bè sono sempre molto perplessa.

A questo punto, la luce comincia ad andare e venire, e il pianoforte suona da solo un leggero "MI"..

A questo punto sbotto: "Caro fantasma, sono abituata a parlare con i matti, mi invito da sola a pranzo, e credi che abbia paura per un po' di luce psicadelica e una nota che potrebbe essere solo l'anticipo di "MI hai rotto".

Sono le due di notte, il fantasma mi chiarisce che non ce l'ha con me, ma sta correndo dietro a una sua vecchia fiamma, che l'ha lasciato circa 100 anni prima in quella casa. Che tenero questo fantasma innamorato.

Dallo scaffale, cade il libro:"Il buio oltre la siepe" e a questo punto, mi viene in mente il fantasma che da bimba mi diceva le cose spiacevoli in anticipo, ne avevo paura, ma alla fine lo cercavo per sapere..sapere.. sapere.. niente poteva essere più brutto del non sapere. Mi sbagliavo. Decido che stavolta non voglio sapere, non mi piacciono i messaggi subliminali.

Ho bisogno urgente di realtà.

Prendo il telefono e chiamo Chad, si, mi rendo conto l'orario non è dei migliori, ma lui risponde subito, è all'aereoporto di Milano appena atterrato da Nosy be (?)

Voce squillante e sorridente come sempre, mi dice:
"ciao stellina, che succede?"
-una cosa terribile, sono riuscita ad invitarmi a un pranzo, e a farmi un bidone, tutto da sola-
"ahahahah, ma come hai fatto? è davvero terribile" e ride di nuovo
-Fattela finita di ridere, so cose serie- a questo punto rido anche io.
- Chad, vieni a pranzo da me? -
"Dovrei farcela, vediamo un po' arrivo alle 7 dormo fino alle 14, e poi vengo da te, non cucinare ci penso io"

Che Chad mi stia prendendo in giro?

(uhm.. Chad lo conosco da un ventennio, qualche anno meno di me, fidanzato eterno di un centinaio di ragazze, simpatico,in cerca della sua principessa. Amico su cui contare, non presente eppure c'è sempre, quando stavo male,in ospedale, eccolo che arriva con un ipod con tutte canzoni "dei miei tempi" per prendermi in giro.)

"ciao Stellina, sono arrivate le valigie"

Alle 4 mi sveglio, con il telefono appoggiato a terra. Forse ho sognato, che strano.. il libro però è in terra.. Vado a casa.

Trascorro la mattinata tra chiacchiere, passeggiata sul prato a piedi nudi,mi metto distesa a prendere il sole. Chiudo gli occhi e penso, ai miei sogni strani.

Sento dei passi, e una voce:"Ciao Stellina, sono in ritardo?"

E' Chad! con un vassoio di antipasti di pesce e una bottiglia di Velenosi Brut.

Mangiare sul prato senza forchette, sotto una palma, ci sono cose che non si possono comprare, nè organizzare, ma ti lasciano senza fiato..

lunedì 17 maggio 2010

Funeral Party




Quando ero adolescente, capitava che alle 3 di notte squillasse il telefono. Mia madre andava a rispondere.

Pronto, chi è?
"ah, Ada, e saresti la cugina di 2° di zia Giulia? a no, hai ragione di zia Emma, e chi è morto? ah ho capito, mi sembra di averlo conosciuto, il cognato di Michele il fratello del nonno mia cugina?
Va bene, a che ora è il funerale? dove? si ho capito, credo ci vogliano un paio d'ore. Ci vediamo là.."
Questa più o meno la conversazione, a ogni mio tentativo di capire che senso avesse telefonare a quell'ora o andare ad un funerale di un parente lontanissimo che non si conosceva, venivo sempre azzittita con questa frase: "Ci vuole rispetto, è la famiglia, e se ti avvisano vuol dire che ci tengono e quindi ci vuole rispetto."
Neanche fossimo una famiglia "D'onore".

Finita la ribellione adolescenziale, mi sono rassegnata.
Il mio ramo di famiglia aveva fatto emigrazione negli anni 50, e quindi tutti i parenti di ogni ordine e grado che erano rimasti nella terra natia, avevano grande considerazione per questi pionieri, quando facevo notare che l'emigrazione constatava di circa uno spostamento di 200km, e neanche di cambio regione, mi rispondevano che erano tempi in cui ci si spostava in bicicletta, quindi 200 km valevano oltre 1000.

Dopo un po' questa storia di famiglia,mi faceva un po' sorridere, cominciai ad acconsentire ad andare a funerali e matrimoni di parenti sconosciuti.

Un funerale mi è rimasto in mente. Arrivammo in questo paesino sperduto nelle campagne, tutti i parenti sconosciuti, ci fecero grandi saluti, la cosa strana è che nonostante non ti conoscessero, appena arrivati già ti chiamavano per nome. Nella chiesa, i parenti erano messi in ordine di grado, davanti i parenti stretti, poi nelle file successive i parenti di secondo grando, di terzo... per questo motivo pensai che avrei dovuto mettermi vicino all'uscita. Invece, una panca in seconda fila era stata riservata per i parenti emigrati, un posto di estrema considerazione.

Guardavo il defunto, un uomo di mezza età, con curiosità, uhm..quello allora, secondo i miei calcoli, lo vidi l'ultima volta quando avevo 10 anni, e era il marito della cugina di 2grado di mio padre, cercai di riepilogare l'albero genealogico della famiglia del defunto, ma più volte mi inceppai in un cugino di troppo. Alla fine rinunciai. La sgomitata, di mia madre mi fece capire che si avvicinava qualcuno che avrei fatto bene a salutare. Una signora dai tratti quasi noti, mi si avvicinò allargando le braccia dicendo:"Se n'è andato".. non dissi "dove", per puro miracolo..era la vedova. L'abbracciai, mi pianse addosso per un dieci minuti, e poi mi disse:"Kyra, come sono contenta che sei qui.. come sei cresciuta" Questa frase suona sempre strana dopo i trenta..

Le condoglianze si fanno in base alla parentela, e qui puntualmente può succedere l'incidente diplomatico. Allora,i parenti stretti del defunto si abbracciano per un paio di minuti, i parenti tipo cugini si abbracciano velocemente, i cugini più lontani non si abbracciano ma si baciano,i parenti di parenti di parenti che non sai chi azz siano, gli dai la mano, ma se per caso ti chiamano per nome, li abbracci.

Insomma molto difficile, dopo aver abbracciato la vedova e controllato il giro delle parentele, convinta di aver fatto tutti i baci e abbracci che dovevo, mi allontanai per un attimo dal defunto. E fu in quell'attimo che lo vidi, un Tom Cruise con 20cm di altezza in più, stava venendo nella mia direzione. Panico! non poteva essere parente di nessuno, era troppo bello! Mi abbracciò tenendomi stretta stretta.
Mi disse che era contento di vedermi, mi sorrise e per un attimo mi persi in quegli occhi verdi, continuai ad annaspare nella mia mente per ritrovare un briciolo di ricordo relativo a quel miracolo. Niente il vuoto assoluto.. Continuava a tenermi il braccio.. incrociai lo sguardo interrogativo di mia madre che si avvicinò dicendo: " eh caro Tom, che brutta perdita... fatti forza" La mamma mi svelò l'arcano, era quel bambino che una volta avevo fatto giocare.. circa 20anni prima.. ed ebbe pure il coraggio di chiedere:"ma non ti ricordi?"....Lui però si ricorda di te!
"Mamma cara io avrò avuto 20 anni, e magari sono simile, ma lui non nè avrà avuti dieci mi sembra un po' cambiato..."

Dopo il funerale, baci abbracci... io ritornai ancora a fare le condoglianze a Tom,il mio caro cugino di 4 grado, solo perchè sono sensibile, affettuosa e profondamente addolorata.. e per ultima cosa mi scappò la frase storica :" Oh, mi raccomando ci si vede alla prossima"

venerdì 23 aprile 2010

Scarface's team



Precedente riunione:

http://ironicacinicaosognatrice.blogspot.com/2009/02/riunione-tenuta-da-al-cappone.html

Finalmente dopo tempo immemorabile ilmitico Al Pappone, detto anche Scarface, ci convocò per un "team" di primaria importanza.
Il tema della giornata, fu anticipato via email:

Gentili fratelli,
è giunta l'ora, precisamente alle 10, di fare il punto sui nostri traffici, racket, prostituzione, traffico di alcolici e allucinogeni. Quale rende di più?
Poi parleremo delle tecniche efficaci per:
Spennare il pollo
Mi aspetto, la presenza di tutti, giustificati solo quelli che faranno pervenire il certificato di decesso.
Vi bacio.

Sembrava non ci fosse nulla di nuovo, e mi ero ripromessa di non interrompere l'illustrissimo, mentre argomentava sul traffico di allucinogeni, avevo pure fatto la promessa solenne a Santa Maria Incatenata di San Quintino, che muta sarei stata.

Questa volta Al ci stupì arrivò alla sua riunione con solo un'ora di ritardo, fummo commossi, tanto che notai una lacrima uscire dagli occhi del reverenziale contabile.

Mi chiamò in disparte: "eh Kyra, venni un po' acca.. ti volei dire che da inizio anno sei la primma nello spennamento del pollo sveglio, senza sofferenza alcunna, ehi pupa..penna dopo penna...vedo che te la cavasti.." mi mise le mani sulle spalle, e per un attimo temetti che volesse strozzarmi.

Poi segui il monologo resoconto dei traffici, la classifica dei picciotti più bravi, guardammo la classifica con vero terrore, l'importante era non finire in fondo, a rischio di fucilata rapida.

Scorrevano i nomi e noi ci guardavamo terrorizzati, presto l'incubo finì,l'ultimo della lista aveva avuto la fortuna di essere morto giusto un paio di giorni prima, quando si dice la fortuna!

Al continuò:
"allora, figghjjj miei, oggi faremo la contabilità del crimine, state accorti...
dovete essere contemporaneamente in due posti, semplice no? lo fa anche Copperfield,quindi niente domande, si può fare e si farà.."

Il contabile, alzò la mano timidamente, io lo guardai forse per l'ultima volta. Disse:
"Suo eccellente eminenza, illustrissimo bacio le mani capo assoluto, ho provato ad essere in due posti, ma mentre attivavo il teletrasporto, mi hanno chiamato al cellulare, così sono rimasto bloccato nel tempo, e non ero in un posto,nè in un altro."

Al caricò il fucile a pompa, e mirò alla faccia del contabile dicendo:" Idiozie! ma quando mai, puo' capitare che squilli il telefono??? mai??? impossibile!!" E detto questo sparò, per un colpo di fortuna, Al inciampo' sulla lingua srotolata del suo secondo, deviando la traiettoria del proiettile.

Continuò imperterrito:" allora avete capitooo?" tutti annuirono,

"figghi vi dirò che la matematica è pura opinione, nun esiste, i nummeri si piegano al mio volere e se volete lo faranno per voi!! Ad esempio, quanto fà 650 crimini più 350 crimini?"

Il contabile rispose: "1000?" crimini

Al con pazienza ricaricando il fucile, sparando a uno di passaggio urlò:" No, fighjo non ci siamo, t'ho fatto studiare, t'ho mandato all'università del crimine ora sai cos'è un Alfa, un Beta ... e non sai che la risposta giusta è 3000?"

Il contabile annui, e si mise sotto il tavolo.

Pupa Kyra! spiegalo tu!! per favore non farmi fare una strage. che ancora non ho pranzato.

Mi ricordai vagamente della "finanza creativa" è osai: "Capo, ma è logico, prima bisogna far si che circoli molto allucinogeno, poi potremmo avere anche un risultato di 4000"

Al ridacchio e disse:" figghjj se non ce fossero le pupe saremmo finiti, le pupe scollate si intende..."

La riunione volse al termine e Al ci invitò tutti al ristorante "Casa Nostra"..
"ehi Pupa Kyra sei dei nostri?" Esitai il ristorante era pericolosissimo, ci scappava sempre il morto tra un bicchiere e l'altro, prontamente dissi :" no, capo ho dei traffici, stasera spennamento di struzzi!! bisogna alzare il tiro, detto questo mi infilai il giubbotto antiproiettile e me ne andai.

mercoledì 21 aprile 2010

Gola e Lussuria





Una mia amica si prova un vestito, e chiede: Come mi sta?
"benissimo" rispondo ti cade a pennello, mento spudoratemente, le vorrei dire: "cara, mi sembri una scopa vestita, e il tuo bel seno, quello dei 5 kg in più dov'è finito?" ha lasciato il posto a delle prugne secche, che per tirarle su occorrono un paio di imbottiture e un reggiseno push up striminzito... Ti vorrei dire che con una taglia in più staresti molto meglio.
E invece sto zitta. Se vuoi bene ad una amica, oggi devi dirle "ma come sei dimagrita, come stai bene" oppure "perdi un altro chiletto e sarai perfetta".

Prendo una brutta influenza e un'altra amica preoccupata mi telefona dicendo:" l'influenza ti passerà, e vedrai riuscirai a perdere pure 3/4 chili"
Le direi:"Demente! sto male ho la febbre, e chi ti dice che voglia perdere 3 chili??,Ma non vedi che ho un seno fantastico, e tutte le curve al posto giusto??" E invece sto zitta.

Non c'è niente da fare nel mese di Aprile il 90% delle donne impazzisce, e si innamora di qualsiasi dieta, di qualsiasi digiuno... Gli incontri a cena per pizze o altro diventano dei numeri di cabaret:
"oh la pizza non è molto cotta, ne prendo giusto uno spicchio"
"oh no la birra no.. sai mi sento gonfia prendo solo acqua"
"oggi ho mangiato tantissimo..troppo e quindi... "
"le verdure cotte al vapore, sono più saporite, non trovi?"
"ho la sindrome pre-post-mentre--- e non mangio"
"Grazie dell'invito ma ho già mangiato"
(e questo vale per le 12, le 13 le 14, ma questa quando azz mangia??)

E se per caso ne incontri una a colazione, mentri ti fai un onesto cappuccino, con una bella pasta alla crema, ecco la tragedia, la vedi che ti guarda con disapprovazione, quasi avessi commesso un peccato mortale. Poi con finta non curanza afferma: "a me non piacciono le paste alla crema" E io sto zitta.

Oggi in ufficio, appena arrivo sento le due colleghe che parlano, una dei due famosi chiletti da perdere, l'altra dei 5 chili da perdere, mangiando solo frutta, la cosa mi fa sorridere, ok per i due chili della prima, ma la seconda se perde 5 chili, giuro, potrebbe rendersi invisibile e scomparire, non riesco a trattenermi dal ridere e cambio stanza.

Ma la cosa più assurda, che la maggioranza delle donne si mette a dieta per motivi che nulla hanno a che fare con la salute, e questo indipendentemente dall'età.

Tra i motivi più gettonati abbiamo:

1)La prova costume (sei tu che ti devi adattare al costume e non viceversa)
2)Trovare il principe azzurro (sbaragliando ragazzine con taglia 40)
3)Essere le più magre del gruppo (quindi le più in forma?!)
4)Tenersi l'amante
5)Tenersi il marito

Allora, se fossi buona direi loro:

1) il costume è una scusa in realtà vi sentite, bruttine anche da nude e questo rimane anche se il costume sta bene;
2) il principe azzurro di solito sfugge le arrapate anorressiche;
3) essere in forma vuol dire anche "avere delle forme";
4)l'amante si tiene, a letto, ma anche a cena...mentre voi digiunate, chissà quale
allegra formosa donna, lo intrattiene;
5) Il marito è talmente stufo di sentire un'amante che parla di dieta del minestrone e della banana che torna felice dalla moglie.

Care donne se fossi buona direi, che nulla è più sensuale di una donna, con le curve, ovvio non con i tornanti,ma curve al punto giusto, Vi direi che il cibo è sensualità, che è piacevole vedere una donna mangiare di gusto, piuttosto che vederla affamata con l'insalatina, di solito una donna che sa godere del cibo poi sa anche godere di altro.. Vi direi che mentre qualcuna di voi si fa "bella per lo strafigo superpalestrato", qualcun'altra senza trucco e con un paio di chili in più, lo sta provando e non in palestra. Vi racconterei del marito, che vedendo serena la moglie, pensa che stia diventando troppo bella..Care amiche vi suggerirei, di diventare sicure, indipendenti, sopratutto da una bilancia, vi suggerirei i mille modi per diventare stupende, per ridere e per attirare tutto ciò che volete....

Ma io sono cattiva e allora sto zitta.

lunedì 15 febbraio 2010

L'albero genealogico



Un sabato piovoso, ti metti a guardare la pioggia che scivola sul vetro della finestra, il tempo grigio mette tristezza, una malinconia da cullare con qualcosa da fare. Provo a leggere un pò ma il rumore della pioggia mi distrae.

Farò qualche cosa navigando in internet, penso, mentre accendo il computer.
Comincerò, l'albero genealogico della mia famiglia, è tanto che ci penso. Un piccolo tributo alle memorie familiari. Comincio ad inserire nomi che conosco, nonni paterni, materni, zii..cugini figli di cugini. Poi passo ai bisnonni, non li ho conosciuti, ma trovo le date di nascita, del nonno e della nonna di mia madre, della nonna di mio padre..ma il nonno di mio padre?? uhm, mi ricordo il nome solamente, è morto durante la prima guerra mondiale, e in casa se n'è parlato poco. Morto in guerra con sofferenze atroci che altro dire?!

Eppure questo bisnonno quasi dimenticato, mi incuriosce, chissà quanti anni aveva, chissà.

Solo un nome e un cognome, eppure il grande contenitore di internet, mi fornisce data di nascita, il battaglione e il giorno di morte 17.01.1916.

In pochi minuti il bisnonno è diventato una persona reale, con la sua storia.

Un giovane uomo di 30 anni, con una moglie di 26, e tre figlie di 6 anni, 4 e l'ultima di 2.

La propaganda, sembra far passare la guerra per una buona cosa, la patria, gli ideali. I giornali inneggiano con titoli sempre più pressanti all'entrata in guerra. Nel giro di poco tempo nelle piazze d'Italia, si riversano studenti,piccoli e medi borghesi, insegnanti che inneggiano alla guerra fanaticamente, e quando l'indottrinamento bellico si fa più serrato, si aggiungono gli operai, i contadini, i cattolici.

Lui non sa leggere, lavora nei campi di tabacco, non riesce a capire se è una cosa buona o no, riesce solo a pensare che per la prima volta dovrà allontanarsi dalla sua famiglia, dal suo paese, per andare incontro all'ignoto. Sparare a chi, a cosa? Una volta,aveva pensato di emigrare come i suoi cugini in America, ma le sue bimbe erano troppo piccole ancora, per sopportare la traversata, ed aveva rimandato, in fondo potevano arrivare tempi migliori qui, senza andare dall'altra parte del mondo.

Ed ora invece è tutto deciso si parte, il saluto commosso alla moglie, un abbraccio alle figlie, ed eccolo veloce a raggiungere il posto di ritrovo. Si muovono in gruppo ordinati camminano, tra le persone che continuano ad agitare fazzoletti in segno di saluto, e pian piano, vede il suo paese scomparire all'orizzonte.

Mai aveva provato un'emozione così grande, qualche compagno fa battute lungo il cammino, si ride, come se si dovesse ridere, per non pensare, o forse per soffocare il rumore dei pensieri.

I giorni passano lentamente, nelle trincee piene d'acqua, con il cibo che scarseggia, il fuoco nemico, miete le prime vittime.

Compagni che sanguinano, che sentono la morte arrivare, che nelle ultime parole ricordano le mogli i figli, che pregano e sperano. I corpi vanno sistemati, a volte abbandonati, nessuna lacrima, i giorni passano e lo strazio si ripete,i ragazzi non sono più le persone ingenue e sorridenti che hanno lasciato il paese, sono esseri spaventati in mezzo all'inferno, niente sarà più come prima.

Ed ecco il racconto storico, dell'arrivo a Durazzo in Albania, scrive il Generale Bertotti: " I soldati erano stanchi; quasi tutti privi di scarpe sostituite con brandelli di stracci, con gli indumenti laceri, coperti di insetti, affetti da malattie, si trascinavano a stento. Con le truppe viaggiavano famiglie borghesi e quelle degli ufficiali, in un disordine indescrivibile e durante il percorso, com'era già avvenuto per la Divisione delle reclute, i soldati ai locali cedevano le armi per un pollo o per un tacchino e gli ufficiali vendevano cavalli e bardature, sordi alle raccomandazioni e alle intimazioni dei Comandi italiani e alle rimostranze dei reparti di cavalleria e di carabinieri dislocati lungo la via per impedire disordini e saccheggi e mantenere la disciplina nelle popolazioni".

Il giovane uomo muore il 17 gennaio 1916, vicino Durazzo, di malattia e di stenti, forse avvelenato da acqua infetta. Un suo compagno che avrà la fortuna di ritornare porterà i suoi effetti personali, l'orologio e un piccolo portafoglio a sua moglie, che piange disperata, che ne sarà ora di lei e delle tre figlie?

L'emozione del superstite, è grande, ricorda l'amico, malato, morente e racconta sommessamente: "Non sono riuscito ad abbandonarlo, ci siamo riparati sotto una pianta,l'ho tenuto abbracciato a me, per un giorno e una notte intera, fino al suo ultimo respiro...


Ciao Nonno Enrico!

sabato 13 febbraio 2010

Buon San Valentino!!





Ho deciso di dire basta!!!
basta ai discorsi triti e ritriti, sull'inutilità di questa festa, basta queste conversazione noiose con amiche che concludono: "Si, ma tanto è una festa commerciale che senso ha??" Come la festa della donna... come la festa della mamma..come la festa di quello e di quell'altro. Insomma mie care amiche BASTA!

Tutti gli anni la stessa storia.. e normalmente sopporto annuendo un pò, e lasciandovi parlare, finchè non avete finito la carica delle banalità, delle osservazioni che non meriterebbero neanche il rumone di ogni singola parola che pronunciate.

Ecco i discorsi ovvi, mi annoiano. E finalmente l'ho detto, a lei la mia carissima Samanthina: "Mi annoii!!, con i tuoi discorsi sempre uguali, a tutte le feste da Natale a Compleanni, passando per anniversari e matrimoni, mi annoia il fatto che mi ricordi tanto "La volpe e L'uva" quella che avrebbe voluta tanto averne di "uva", ma non poteva arrivarci e quindi dichiarava che "era acerba".

Cara amica, non è colpa mia se ogni uomo che ti sei trovata, non ha mai avuto il buon gusto di regalarti qualcosa, che so magari un carciofo.. già non è colpa mia se finisci con gente egoista, che piuttosto che portarti fuori a cena, dice di non aver mai festeggiato un compleanno, con gente che ha paura di volare, o forse di comprare un biglietto, con persone che piuttosto viaggiare, mettono un dvd.

Non esistono colpe, non esistono scuse, a volte capita di imbattersi in uomini o donne che non ti fanno felice, che non capiscono i tuoi desideri oltre le parole, capita.. però ti prego Samathina come prego tutte le altre, lasciateci godere i nostri stupidi romantici magari anche ipocriti festeggiamenti..lasciateci godere di momenti di sogno.. non svegliateci.

E fate una cortesia, festeggiate magari anche tutti i giorni se non con un uomo, con un gatto.. compratevi una bella dozzina di rose rosse, e un buon vino e festeggiatevi, siate felici almeno per un'ora sognate...

Felici, di essere donne che sorridono davanti a un fiore, che si sciolgono davanti a un regalo che luccica... Che male c'è? ;)

domenica 10 gennaio 2010

E' stata una strage!




Sono al ristorante, quando squilla il telefono. Lo so, avrei dovuto tenerlo spento. Continua a squillare, la persona davanti a me, mi guarda in maniera interrogativa. Mi affretto a rispondere. Una voce decisa mi chiede dove sono, io sento in sottofondo le sirene della polizia, una donna che grida.

Sento il sangue gelarmi le vene, la persona al telefono, mi dice che a casa mia ci sono i vigili, ed i carabinieri, e lui si identifica come il Maresciallo Orazio , cerco di darmi un contegno, vorrei urlare, mi trattengo il ristorante è pieno. Controllo il tono della mia voce e chiedo:

Cos'è successo? dopo un istante lunghissimo, mi risponde: Signora, qui è successa una strage!

Cade la linea, il mio cuore smette di battere, la persona davanti a me parla e io non sento nulla,riprovo a chiamare, trovo occupato. Probabilmente mi starà richiamando.

Strage, ha detto, penso a tutte le possibilità, un ladro è entrato e ha sterminato la mia famiglia, la donna delle pulizie in un accesso d'ira ha dato fuoco alla casa, il mio amato si è fatto sorprendere dal marito di una possibile amante, scatenando un'orda di sangue..

Già, pensiamo sempre, possa accadere tutto agli altri, ma se ti telefonano e con il sottofondo delle sirene, ti dicono è stata una strage, a questo punto, maledettamente gli altri diventiamo noi.

Finalmente il telefono squilla, chiedo concitata, con l'ansia di chi è pronta al peggio a tutto, "Mi dica cos'è successo, io arrivo subito.." la mia voce, cambia la sento come estranea, troppo acuta.

Il Maresciallo Orazio utilizza ancora la parola "strage", credo di svenire, respiro più forte, tanto da sentire l'aria entrarmi nei polmoni con violenza.

"signora è stata una strage di polli"

Polli? Polli? Polli? Polli? "si, signora i suoi cani hanno ucciso i polli del vicino, e ora noi siamo qui per i rilevamenti del caso."

Scoppio a ridere... una risata liberatoria, che infastidisce il maresciallo. "Signora ma si rende conto?" continuo a ridere, dicendo che mi sto dirigendo sul luogo della strage.

Quando arrivo, sta nevicando, la squadra di CSI sta già facendo i rilievi, misurazioni, controllo impronte, Eric controlla, minuziosamente le penne dei polli, mentre il capo Orazio, va avanti e indietro. Le impronte sembrano corrispondere, ma non si può mai dire, ecco, Jessi prende le impronte ai cani.

Orazio mi prende da parte e mi dice con voce seria: "Signora ci potrebbero essere altre conseguenze, il veterinario dovrà stabilire se i cani sono sani, potrebbero avere attaccato malattie alle povere galline superstiti"

Con fare serio, mi dico d'accordo, ed espongo il problema da un'altro punto di vista: "e se i polli fossero malati?"

Orazio, si complimenta per l'arguzia e decide per una doppia visita, sia ai cani che ai polli.

Alla fine viene redatto il triste resoconto del fatto sul block notes del detective Frank Tripp:

"massacro di galline"

10 polli uccisi;
4 polli feriti;
6 polli dispersi.