martedì 28 ottobre 2014

Il Desiderio



Sono appassionata di etimologia, l'avevo detto? e oggi mi dedicherò a rendere più nebbiosa la parola desiderio. Bella parola.. quando dici :"ti desidero" la senti nella testa, poi nello stomaco, una cosa così semplice da dire ma può scatenare una serie di emozioni.
 
L'etimologia di desiderio, parte dal latino desideriun, da desiderare, scomponendola troviamo de -sidera, il de potrebbe esprime la mancanza ad esempio deficiente deriva da deficere ossia "mancare"  che potremo scomporre come de-facere,  come a dire che "non fa"  (libera interpretazione mia), sidera significa stella, allora possiamo interpretare la parola desiderio come "mancanza di stelle, senza stella" a questo punto forse è bene non essere tassativi e ricordare che de- sidera  potrebbe significare "delle stelle" visto che la parola desiderantes veniva usata per "coloro che aspettano sotto le stelle".


e allora diamoci alla fanta-etimologia potrebbe avere un significato ancora più magico,
chi desidera viene dalle stelle, vuole l'ignoto che vede ma non può toccare, chi desidera va oltre le stelle, varca confini, allunga la mano perché crede di poter sfiorare la sua stella.

Detto questo potremo andare a scomodare i filosofi, gli scrittori che sul desiderio hanno scritto arrivando per percorsi diversi alla conclusione o all'idea che assomiglia alla morte ossia: Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Se desideri non hai e quando hai non desideri.
E se il desiderio volesse essere  qualcosa di diverso?

Se una volta raggiunta la "stella", il nostro pensiero non si rivolga ad altro se non alla sua comprensione?
Non come possesso, ma come integrazione dell'anima, se ogni desiderio fosse parte integrante del nostro essere, della costruzione della nostra interezza, se desiderare fosse un passo per la nostra più intima comprensione? Se ogni desiderio toccato, avverato fosse una stella su cui è scritto qualcosa del nostro destino.. Se desiderare cose, persone, situazioni fosse solo un modo di approfondire una conoscenza interiore-esteriore.
 
Ogni vero desiderio si manifesta come qualcosa di lontano, lontanissimo ma a volte sembra raggiungibile, come le stelle, le vedi e loro stanno li a guardarti.


mercoledì 8 ottobre 2014

L'allergia erotica del cliente

 
Che io prenda sul serio il mio lavoro è fuori discussione, devo dire che sono peggiorata in accuratezza, aumentando i controlli e verifiche in modo quasi ossessivo, lontani i tempi in cui a carenza di professionalità, di tecnica e d'esperienza, esprimevo il tutto con sfrontatezza commerciale, tanto che nell'ufficio crimini e misfatti ero soprannominata "Firmaqua". (ok, me lo porto dietro pure ora questo soprannome!)
 
Mi sembrava scontato, il potenziale cliente arrivava, con tutto il carico e sovraccarico di dubbi e io più che chiarirli, lo studiavo come una cavia di laboratorio per carpire l'attimo in cui gli avrei sottoposto il contratto e con tono risoluto e voce decisa avrei detto :"Firmaqua" tempo statistico tra i 20 e i 45 minuti.
 
Poi insieme a tecnica, esperienza e professionalità arrivarono i dubbi indubbi.
Mi sembrava semplice avere la firma, vendevano pure l'anima questi poveracci... ma avevano capito cosa diavolo compravano? insomma se io rappresentavo l'eroina economica dei mercati, loro si rendevano conto che con questa roba non si scherza? avevo venduto il frigo all'eschimese ricco, tanto... poi derivati di stupefacenti, poi scommesse sulla prossima glaciazione, e sulla resurrezione del famoso dinosauro bond, spacciavo certificates come noccioline.  Non era giusto, etica.. etica.. etica ... andavo farneticando. Etica!!
 
Ed etica fu!
 
I clienti dovevano ascoltare fino in fondo, subire interrogatori che avevano lo scopo di capire il livello di intossicazione che potevano sopportare, analisi complicate sul modello di vita, e domande trabocchetto sulle speculazioni.. nel dubbio raccontavo la storia della "speculazione dei tulipani in olanda" e chiedevo con la faccia da folle :"secondo voi è vera o falsa?" e in base alla risposta procedevo a far di testa mia.. a quello che mi chiedeva morfina, a volte rifilavo aspirina, dicendo:" a te l'aspirina ti è sufficiente, poi vediamo."
Li erudivo su una materia che ha le proprietà del mercurio, alcuni a volte sbadigliavano, altri mi pregavano di essere riassuntiva, a questo rispondevo che già stavo facendo il "bignami" del più grande sistema "fottitorio" mondiale.  Loro si confidavano, dandomi prova della fiducia e della loro incapacità di gestione, oh nel tempo ne avevo sentite di tutti i colori tipo:
 
-Spedisco semi sulla luna, e poi aspetto i marziani che mi inviino il raccolto,
-Se riesco a portare oro nel triangolo delle bermuda, in qualche modo lo ripesco,
- Mia moglie sarà fatta Santa l'anno prossimo e io le affido tutto, le sante non rubano (?!)
- Il mio amante ha fiuto per gli affari loschi, quindi dice che sparisce per un po' con tutti i miei soldi,
- A me il toxic fa bene, sempre!
poi confidenze su stitichezza, diabete.... furtarelli.... ecct ecct ... allergie...
 
L'allergia.
Venerdì scorso, il cliente siede davanti a me, io mi slancio in domande.. risponde interessato, mi dilungo, devo avere la situazione chiara, ho come l'impressione che il tipo mi nasconda qualcosa, quando ad un certo punto starnutisce. Mali di stagione penso. Starnutisce ancora. Sembra allergia, di sicuro è meglio interrompere la conversazione, bicchiere d'acqua, altro starnuto..
C:"mi scusi.. mi capita raramente, ma..."
-ma si figuri, è raffreddore, passerà-
C:"veramente non è raffreddore, è tipo allergia"
-allergia? a cosa scusi?
(nel frattempo penso che potrebbe essere quel profumo che mi sono versata addosso)
C:"guardi non glielo posso proprio dire, è imbarazzante...e non mi sembra il caso" (altro starnuto)
-"io qui ne sento di tutti i colori, non credo ci sia qualcosa che mi possa stupire"
(detto questo, mi sarei morsa la lingua... con una strana sensazione di spingermi troppo oltre negli affari degli altri)
C:"ebbene raramente, ma a volte capita, starnutisco quando penso a cose particolari.."
-"in effetti il cliente che starnutisce alla parola "obligazione" non m'era mai capitato devo ammetterlo"
C:"veramente starnutisco quando faccio pensieri erotici, e non riesco a portare la mia attenzione altrove, è un problema ne ho anche parlato con i medici ma..."
(ecco ora ...che cavolo dico)
"scusi ma mentre io parlo di truffe aggravate, morfina, dinosaurobond e anfetamine derivate lei pensa a cose erotiche?" (voce quasi risentita)
C:" non tutti i pensieri si controllano, mi mandi il piano via email" (altro starnuto)
 
Ecco ora le ho sentite tutte, sottotitolo :"E' ALLERGIA, ALLEGRIA!!"
poi per curiosità vado su wikipendia e trovo questo : Sexually induced sneezing 
 
ma quante cose dovrò ancora imparare!