martedì 3 aprile 2012

lettere d'amore



M:"ti prego, leggile, dimmi cosa ne pensi, dimmi se non era stupendo l'amore che ci legava.."

Comincia così, con questa frase. Mi ritrovo tra le dita un pacchetto di lettere che il tempo non ha rovinato, lettere datate l'anno prima della mia nascita. Lettere d'amore. Mi vergogno un pò, questo confidente "maturo", chiede un mio parere per questioni amorose risalenti all'epoca in cui io neanche esistevo. Eppure mi guarda così convincente.

Le apro, man mano scorro pagine e pagine di parole romantiche, l'idealismo dell'amore perfetto, l'ideale della vita, dove i baci sembrano saziare ben più di una bistecca. La donna che scriveva era innamorata, di un amore ingenuo, di quelli che eterni, di quelli in cui tutto sembra possibile, ove certezze diventano fantasie e dove le fantasie diventano certezze.

Tradurrei il tutto con:
Ragazza adolescente con penna in mano, in preda a una crisi ormonale, scrive idiozie. Il cinismo è sempre presente in me, invece non dico nulla..
penso a me alle lettere d'amore che ho scritto, poche, nessuna da adolescente.. tre bellissime nell'età della ragione.

Le leggo, il proprietario delle lettere, mi scruta aspettando un qualsiasi commento. Dico: "sono bellissime" non aggiungo altro, come si può aggiungere qualcosa? Sono come delle margherite, magari semplici, banali ma pure.. e in qualche modo perfette. Non sono sofisticate, non conoscono tranelli psicologici, non hanno un profumo che disorienta, ma sono perfette.

M:"ma ho fatto a lasciare andare un amore di questo tipo?"

Provo a rispondere, per niente convinta di quello che sto per dire:

K:"l'hai fatto perchè dovevi avere una famiglia diversa la tua, perchè volevi i figli che hai avuto, e volevi che questo succedesse senza lei, questo doveva succedere senza.."

M:"mi potrà mai perdonare?"

K:"lei ti ha perdonato già 30anni fà ha la sua vita, la sua famiglia, e sicuramente tu sei un ricordo bello, ma un ricordo"

M:"ti sbagli, era un grande amore, e i grandi amori non si perdonano mai"

Questa frase mi lascia ammutolita, c'è tutto, la verità. Le passioni vere non conoscono il passare del tempo, anzi a volte forse lo superano. Non dico nulla, mi commuove vedere un signore adulto, emozionato e convinto come un ventenne.

A distanza di quasi mezzo secolo, i due ragazzini innamorati, ora con i capelli bianchi, si incontrano.

Lei è più magra di quello che lui pensava, lei dice mentendo che lui è sempre lo stesso.

M:"mi perdoni?" e la signora risponde:"Ti ho aspettato, fino ad ora, non sapendo nulla di te, ti ho amato a dispetto degli anni trascorsi, della vita, della famiglia, una cosa solo ho chiesto a Dio, di poterti rivedere ancora ... non ti perdono la tua assenza, non potrei, ma ora so che questo era l'amore che io vedevo nei tuoi occhi...."

Ascolto il racconto, quasi non ci credo, quasi non voglio crederci.
Lui mi abbraccia e mi dice:"grazie di avermi ascoltato, grazie di avermi aiutato.. sapevo di potermi fidare di te, l'ho sempre saputo"

Sento una lacrima scendere sul mio viso.