venerdì 30 luglio 2010

La morale della zia





La parola moralità deriva dal latino "moralis" può essere associata alla parola greca "ethos" etica, e significa costume,comportamento, consuetudine. La moralità per sua definizione sintetica, non prevede altro, moralità è una parola piena, quasi compiuta ed io ho sempre odiato gli assolutismi, e amo le filosofie relativistiche.

E' anche vero che si tratta in fondo di osservazioni diverse di quella che potremmo definire a torto realtà.Chi mi conosce,sa che fin da bimbetta, ho comninciato a farmi "seghe mentali" sul significato delle cose, perdendomi in ragionamenti semplici come il labirinto di Chartres.
Ogni volta era la stessa storia, pensavo e ripensavo.. credendo che nella mente ci potesse essere la risposta di tutto,mi sbagliavo la risposta sta sempre nell'immaginazione e nell'osservazione. Nell'adolescenza, il problema "morale" era molto sentito. Un giorno, sentii due mie zie parlare. La zia Olga aveva una figlia bellissima, una specie di Ilary Duff, l'altra zia Marta aveva una figlia assomigliante a Beth Ditto,forse peggio.

La madre di Beth sosteneva che sua figlia era una specie di santa, dedita allo studio, senza grilli per la testa, ubbidiente, e dopo aver elencato tutte le qualità della figliola aggiunse con cattiveria:"Sai Olga mia figlia è proprio brava, ha una grande moralità, non è che sbaciucchia in giro i ragazzi, nessuno suona il clackson sotto la sua finestra, lei si che li sa tenere a bada, tua figlia invece scusami tanto ma è un po' chiacchierata, magari non farla uscire.."

La zia Olga fece un lungo sospiro e rispose:"Cara sorella, tua figlia è una santa perchè non gliela chiede nessuno, è una santa perchè non c'è ragazzo che la corteggia, e così carissima è facile essere sante, è facile studiare, è facile.. ma ti dirò di più, la vera santa è mia figlia che oltre a essere bella e avere un sacco di corteggiatori, riesce da due mesi a baciare sempre lo stesso, e riesce pure a portare la sufficienza negli studi..cara mia per lei si che è difficile"

Tra le due scese il silenzio, io continuai imperterrita a far finta di disegnare...e pensai di aver risolto tutti i miei dubbi sulla morale cioè è "relativa e personale".

Qualche giorno fa un amico mi fa un discorso sul "tradimento" è ovvio che lo fa per farsi bello, però dopo un po' che parla sono quasi convinta che creda di crederci.

Attacca con un "io non tradirei mai" a cui rispondo con un:"mai dire mai, la tua vita non ti è stata detta in precendenza e tutto può succedere"

a questo punto mi zittisce dicendo:" se mi dici così vuol dire che pensi di tradire o hai tradito, o magari vorresti farlo.." e io:"dico solo che sono possibilista, e poi si può anche tradire con il pensiero, e questo non è censurabile, e solo più ipocrita, visto che è normale avere fantasie, magari anche trasgressive..ma i pensieri non sono cosa materiale, e chi sono io per giudicare chi invece di pensare, vive le emozioni e fà?, scusa ma secondo te è molto più morale, qualcuno che si reprime, e muore di desiderio?"

Il mio amico continua, incartando un discorso, che neanche San Tommaso avrebbe creduto, gira e rigira, parla e punta il dito contro una morale corrotta, sostiene che l'amore e il sesso sono la stessa cosa. Insomma si scalda, che io solo ad aver ventilato la possibilità, mi sento peggio della Maddalena, che tra l'altro riscuote tutta la mia simpatia.

Ed ecco in quel momento l'illuminazione, mi torna in mente il discorso di Zia Olga, vado per analogie,sul momento non trovo il nesso... poi ridendo dico al mio amico: "Non sarà che tu ce l'hai piccolo?"

venerdì 9 luglio 2010

La fidanzata del mio migliore amico



Il mio amico Chad al telefono, era stato veramente convincente aveva detto: "Kyra, ascolta, ho finalmente conosciuto la donna della mia vita, si chiama Laura, non è un nome bellissimo? ah è fantastica, speciale,unica!" - "congratulazioni Chad!" avevo risposto, pensando che avevo sentito quella frase una dozzina di volte.
"la devi conoscere, lo sai ci tengo molto a un tuo parere" - eccolo, con una mezza lusinga, mi convince ad invitarli a casa. Va bene ma Chad se lo merita, in fondo è il mio migliore amico.

Arriva a casa mia, mi presenta questa Venere, bella, con una cascata di ricci rossi, occhi verdi-azzurri, un fisico niente male, insomma un donna veramente stupenda.

Laura, si presenta, un po' imbarazzata, mi tende la mano. Io la guardo,e boh vado in tilt...oh io questa la conosco! ma chi è? chi mi ricorda? uhmm so, solo che non sono sensazioni piacevoli. Ma non riesco a focalizzare dove possa averla vista prima.

Non posso sbagliarmi, ho una mente visiva formidabile (solo quella) posso ricordarmi una persona vista a Miami 10 anni fà... a dir il vero tutta questa memoria a volte mi ha pure procurato delle situazioni non poco imbarazzanti.

E mentre faccio la perfetta padrona di casa, offrendo aperitivo, tartine e guardando in modo da far capire a Chad "caspita che bella".. Ecco un flash!! e che flash!! Questa è quella ragazzetta stronza, quella che ai tempi dei Flinstone, aveva cercato di "rubarmi" quel tipo per cui a volte non mi ricordavo neanche come mi chiamavo.

Quella ragazzetta finta ingenua, che a fine serata con gli occhi da cerbiatta,incurante della mia presenza, si attaccava al braccio di Raul, e implorando chiedeva:"per favore, mi hanno lasciata a piedi, mi dai un passaggio a casa? ti prego, ti prego, ti prego" al terzo "ti prego" il "povero" Raul cedeva dicendomi: "che ci posso fare poverina,non mi costa niente accompagnarla..oh Kyra ma mica sarai gelosa di quella lì!" e no, non ero gelosa, l'avrei semplicemente soppressa con del veleno per topi. Sbucava in ogni angolo, sfacciata, provocante e fintamente stupita e stupida.

Se arrivavo tardi all'appuntamento con Raul, lei era li a parlare con lui, e con una faccia da posteriore quando mi vedeva, allegra mi diceva:"gli ho fatto,un pò di compagnia, se no prima o poi qualcuna te lo ruba!"

Lui sembrava non accorgersi di nulla. Poi quel misto di passione, ossessione, sesso, amore, per me era finito e avevo lasciato Raul. Ma vederlo ogni tanto con la "stronza" oh si, quello mi dava fastidio.

E' ora eccola a un secolo di distanza a casa mia, appoggiata mollemente sul mio divano, con Chad, che la guarda sognante. Si, sono veramente una bella coppia, lo penso e lo dico.

Poi quel diavoletto che c'è in me sbuca fuori e non resiste:"ma poi, un secolo fà sei riuscita a farti Raul?" La ragazza quella allegra, carina, stronzina, finta stupida e stupita, diventa di un colore simile alla mia cucina un rosso rubino intenso, la guardo negli occhi, prendo una sigaretta a Chad, me la faccio accendere, un po' di scena ci stà. Chad, mi guarda sorridendo sbigottito e divertito.

La tipa balbetta:"Raul? Raul Z?" ed io :"perchè ne conosci altri?"
continuo a guardarla e sdrammatizzo sorridendo:"Sai pura curiosità"

"ma io veramente, parlare di queste cose.. non so, non mi ricordo" e il rossore continua a salire, Chad interviene dicendo:"ma dai sono cose vecchie, può dirlo, mica sono geloso, e poi che significa che non ti ricordi???"

Metto a tacere tutto con una battuta:"Su ragazzi scherzavo, non c'è mica nessun Raul!" Mentire così da soddisfazione, e lei la bella Laura mi ringrazia abbassando gli occhi. Ed io :"Sabato prossimo organiziamoci e andiamo a cena insieme!"


e in quel momento m'è venuto in mente quel detto:
"prima o poi vedrai passare il cadavere del nemico lungo il fiume"