venerdì 2 dicembre 2011

“Il potere dello stivale. Fa di un uomo un guerriero e di una donna un’amazzone”

Quando ho visto questi stivali, non ho pensato di essere un'Amazzone proveniente dalla "Scizia", non ho pensato di essere la regina "Talestri" che la sapeva lunga in fatto di battaglie..

Quando li ho visti è comparso in me l'insano desiderio di averli, costi quel che costi.
No, per meglio dire: Che costino il giusto. Sempre razionale sempre, tranne che per... lasciamo perdere. Vado su internet, giro e rigiro li trovo.

$ 255,50 che in sono €180,00. Si può fare un'acquisto on line, la cifra mi sembra accettabile.
Piccola svista .. gli stivali sono firmati, e costano ben $2.550,50 (1800 €)!!!

Chi sono quegli esseri che spendono una cifra simile per un paio di stivali?
non rispondete: Attrici, Giornaliste, Politici, Modelle ecc.. no, a queste categorie di persone li regalano.

Cose da fare con €1800:

Vacanza: Florida, Giamaica, Isole Cayman, Honduras, Messico, Bahamas,08 gennaio 2012
Costa Atlantica, 10 giorni, Volo incluso € 1.465

Massaggi: 30 massaggi linfodrenanti rilassanti di 1 ora ciascuno

Ristorante: 10 cene alla Pergola di Roma ( dimenticando lo chef tedesco Heinz) o
10 cene all'Enoteca Pinchiorri di Firenze

e se vogliamo andare sul leggero secondo le mie piccole follie, potrei acquistare 5/8 penne MontBlanc (utilissimo strumento di lavoro), Costo biennale della parrucchiera, Costo triennale di regali e varie.

E' una riflessione sensata, ma il desiderio di possesso è forte, e quando voglio una cosa, la voglio!

Rigiro il problema, e penso, possibile che non ci siano copie oneste, di questi stivali?
e le trovo, bellissime, in pelle, con un prezzo decisamente abbordabile.

Poi mi viene un dubbio etico, uhm copie tarocchi, uhm.. lavoro nero.. uhm bambini che lavorano in condizioni disumane, uhm l'economia che si droga..uhmm

Insomma le seghe mentali sono ad un ottimo livello, quando mi illumino e mi ricordo che conosco qualcuno che importa ed esporta, scarpe.

Gli telefono, parliamo del made in Italy, e lui ride dicendo:"Kyra, ma le scarpe sono fatte per la maggior parte in Cina, dove i produttori di note griffe, riescono ad ottenere prezzi vantaggiosi, sfruttando i poveracci, pagandoli una fame" e mi cita marchi.. nomi.

Insomma questi cinesi vengono sfruttati per il business, i grandi ci fanno i soldi, e le piccole oche portano i prodotti.

In internet faccio amicizia con Lin Zen, mi racconta della sua fabbrichetta, dei sacrifici che fa per copiare i prodotti, del costo della pelle. Mi dice che è un prodotto suo, che non ha accettato grandi commesse, dice che presto uscirà con un design tutto proprio. E' orgogliosa, mi manda le foto dei miei stivali in tempo reale. Belli. Prezzo buono. Sorride, riconosco quel sorriso..è quello di qualcuno che ha conosciuto la fame, un'umiltà orgogliosa, determinata.

E io acquisto,certa che non ho fatto danno a nessun italiano, certo che i miei soldi serviranno a qualcuno per mangiare, non per fare l'ultima sfilata a cinque stelle.

So fatta così..

Lin mi chiede: Com'è l'Italia?
rispondo senza pensarci: "bella"

E la Cina?
"Bellissima" mi risponde Lin.