mercoledì 13 febbraio 2013

La carriera del topino da biblioteca


-hai fatto il corso?
-si
-preso l'abilitazione?
-si
-allora puoi iniziare a lavorare.
-scusi ma io in teoria so tutto, in pratica non so dove mettere le mani
-ah è sempre così all'inizio, poi le cose migliorano.

Questo era stato il colloquio illuminante del  mio primo giorno di lavoro, come se un chirurgo in una sala operatoria, operasse solo su indicazioni dei libri, senza assistenti, senza sapere nulla degli strumenti.
Era uno spettacolo! avevo la mia bella scrivania, sulla destra il telefono, calendario, fermacarte, vestito pinguinato, insomma come attrice potevo andare. E cominciai ad imparare che far finta di sapere, a volte è semplice.  Poi arriva il ragazzino brufoloso in odore di laurea, timido con le spalle curve, lo sguardo basso. Ecco penso, questo me lo mangio in cinque minuti..due battute e il contratto è fatto.

Aveva cominciato a fare domande "tecniche" di cui non sapevo nulla, cominciai a vagheggiare camminando verbalmente da una nuvola all'altra verso pianeti sconosciuti di pura fantasia.
Ma alla domanda precisa: "vorrei vedere il "grafico astrologico con segni premonitori per il segno della giraffa"
a quel punto capii che il secchione aveva vinto, non sapevo di che diavolo stesse parlando. E con tutta semplicità glielo dissi, era inutile bleffare, forse mi stava chiedendo la ricetta della torta di mele, forse qualcosa sulla scoperta dell'uranio impoverito, io non lo sapevo.

-posso?  disse girando verso di se il computer portatile che avevo sul tavolo.
-si, certo

E si apri un mondo magico, mi spiegò cose per me assurde...con nomi impronunciabili con grafici inguardabili, molto peggio dell'elettrocardiogramma. Poi mi istallò skype, che ancora neanche si sapeva cosa fosse.. e poi mi aiutò a fare amicizia con il mio computer, piccoli segreti quasi da hacker. Dopo qualche lezione, mi sentii in obbligo di fargli un piccolo regalo tecnologico e l'avevo imbarazzato oltre modo, guardava per terra e mi ringraziava, faceva tenerezza, bruttino, insignificante.. occhialuto.

Poi il miracolo, le tecnologie fanno passi avanti e lui era già avanti.. ecco trova il suo posto al sole, diventa qualcuno. Le spalle non sono più pesanti, cammina dritto sicuro, ora fissa negli occhi l'interlocutore, quasi con fare spavaldo di quello che pensa:"tanto potete comprendere la metà delle mie parole" un guru della "tecnologia futura" arrivano i soldi, veri... per cose che sembrano finte.

E' su twitter, su skype, su facebook, su instagram, sui blog... sul giornale, e in molti altri posti.
Stamattina vedo l'ennesima foto di una sua colazione postata, è la cronaca dell'ovvio, come per uscire da quel mondo fatto di lucine natalizie 365 giorni l'anno, e poter rientrare nella "povera" normalità. 

Mi ha suscitato tristezza.. le persone cambiano, le persone spiccano il volo.. verso quello che "luccica",  poi vorrebbero ritornare al nido, ma è spesso impossibile perchè nel tragitto si sono bruciate le ali.