giovedì 6 ottobre 2016

Dolce attesa.... (un cazzo!)



Mi ricordo una mattina, ti avevo lasciato addormentato, ero sgattaiolata dal letto senza fare rumore, una dura giornata di lavoro mi aspettava. Ero in auto, già avevo litigato con un paio di persone al telefono, avevo alzato la voce, e ricordato qualche santo in maniera impropria.
L’ennesimo squillo di telefono:

“Buon giorno amore…” era la tua voce dolce e morbida impastata dal sonno, risposi urlando:

“BUON GIORNO, UN CAZZO!!”

Ci furono pochi secondi di silenzio poi scoppiasti a ridere come un matto, una risata cristallina, tanto coinvolgente, che fui costretta a fermarmi e dal ridere mi scendevano le lacrime, era tutto così semplice, in fondo non importava nulla se riuscivamo a ridere così.   Poi nel tempo ogni tanto ti chiamavo dicendo ripetendo “buon giorno amore” e tu “buon giorno, un cazzo” e ti criticavo dicendo che non urlavi bene quando me.   
Ecco oggi mi diresti: “Amore sei in dolce attesa” avresti la voce tenera, dolce, e io ti risponderei: DOLCE ATTESA UN CAZZO!! e complici dei giochi precedenti scoppieremmo a ridere in simbiosi.

Dolce Attesa un cazzo!

E lo scrivo ridendo, cioè non immaginate la dolce attesa come un attendere alla finestra con un barattolo di un kg di nutella aperta con sottofondo di dolci note musicali, non è così, il sottofondo è più o meno questo:

L’amica apprensiva 1:

“Non andare in posti affollati, la gente ti sgomita sulla pancia, non fare le scale potresti cadere, non guardare su internet siti sul parto ecc. ti mettono paura poi dopo non respiri bene, la verdura lavala col bicarbonato, poi sbucciala, poi ripassala nel bicarbonato.. meglio se la lessi. Hai detto al medico che hai gatti?” 

(sgomitate? Le scale? Parto? Gatti? Forse solo follia)

L’amica apprensiva 2:

per il parto hai deciso? Dove come quando? E per il pediatra ci hai pensato? I vaccini li farai, non puoi non farli? Poi la scuola materna?

(oddio, dont worry tra poco faccio la prescrizione all’università)


L’amica precisa:

“vedrai come cambierai, vedrai come stirerai….vedrai”

(stirare? Non ho stirato mai, ora faccio questo cambiamento e stiro? Uhmm )


Il capo:

“pensavi di dirmelo per il battesimo?”

(era questa l’idea, dire sorpresa!! Quando diventerò come un uovo di pasqua)


Il negoziante di abiti premaman:

“no, signora non abbiamo coordinati intimi  “carini” diversi dal colore bianco, si sa è periodo di visite, di ospedali”

(Le assicuro che il mio ginecologo non guarda le mutande.)


La conoscente:

“Sentirai crescere l’autostima, ti sentirai onnipotente, avrai una grande forza da spostare montagne, già ti senti cosi vero?”

(tratto dal film “Un giorno da Dio) 


Le persone sbalordite:

 “com’è successo?”

(la sai quella storia delle api del polline ecc?)

“ma non è vero…sei solo ingrassata, vero? Vero?”

(mangio di continuoooo)

“non è possibile!

(vabbè ma allora la storia della vergine, o di Sara … niente eh? Manco la bibbia leggete”


I curiosi:

“chi è stato?”

“chi è il padre?”

“c’entro io?”

“hai un uomo? Nuovo?”

“è il….. (una serie di mestieri perlopiù artistici…)

“scommetto che è di…….?”

“Ci hai provato molto?”  (oddio anche no)

“sono anni che ci provi?”


(ma i cazzi vostri mai? Facciamo così… chi considero amico/a lo sa senza dubbio… gli altri eh be’ sono cose private, tu chiederesti mai a una conoscente: “scusa ma con chi hai scopato ultimamente?”)

La parente:

“devi fare questa analisi…. Poi quest’altra ….. poi prelievi di sangue ogni settimana… poi devi controllarti, poi sei grande potresti morire, la vedo difficile.

(morirò una volta sola tranquilla)


La nonna:

“ tua bisnonna ha fatto l’ultima figlia che aveva due anni meno di te… quindi tutto a posto.”

(facciamola semplice poche fregne”


“il collega”

Tu mi sorprendi sempre, c’entra qualcuno che conosco?

(perché? Che azz te ne frega?)


La zia

“sicuramente al battesimo ci sarò!"

(Sei sicura che ti inviti? Sei sicura che faccio un battesimo? Perché non vai a fanculo….?)

Ospedale controllo veloce.

“Signora è sicura di essere incinta?”

(No, credo di aver mangiato un melone intero..  Lei è sicura di non essere una paziente sfuggita da psichiatria?)

Nel frattempo che sorrido perplessa di queste cose, sento un calcetto al basso ventre, è un suggerimento:

“Dai mamma portami a fare una passeggiata”

L’autunno è arrivato, con i suoi colori, passeggio nel parco guardandomi intorno, cosa ci può essere di più dolce dell’attesa?