lunedì 18 novembre 2013

Non sono una brava ragazza


Venerdì sera, piove… vorrei finire di scrivere “la storia di Caterina” e invece mi butto sul divano, guardo il computer a due metri, e non mi convinco.  Doccia veloce, metto la felpa con Matley,e un paio di pantaloni caldi, a piedi nudi, giro per casa, non ho voglia di niente, accendo la tele.. zapping tra idiozie varie. Sento il suono di diversi SMS, il telefono sul tavolo, vorrei far finta di nulla, tanto sarà il solito stalker, nel profondo c’è la piccola illusione che ci potrebbe essere il messaggio che attendo.
Guardo il telefono: stalker, stalker, l’amica sciantosa con l’sms incomprensibile (?!) come previsto. Ancora uno trillo ed ecco il messaggio di Superman: ”che fai? Ti andrebbe film e birretta?”
Sono sbigottita, film e birretta? Voglio dire, ci conosciamo da tempo, mi hai fatto una discreto corteggiamento, consistente in incontri poco casuali, visite in ufficio per fare un saluto, telefonate per chiedere qualche informazione, battute su “come te nessuna”. E io niente, solo lusingata, da oca egocentrica ho avuto pure l’idea di spiattellare il tuo debole per me a quelle che al tuo passaggio srotolano la lingua tipo tappeto, e invece sono una tomba, rido nel profondo dei pensieri quando qualcuna mi chiede: “Ma a te che tipo sembra?” rispondo un laconico: “ma si è carino, un po’ troppo … bambolo”  

“Film e birretta?” ma che t’è passato in mente per mandare un messaggio così? Ti ho preso sempre in giro con quell’ironia sarcastica che mi rende odiosa. A frasette gentili ho risposto: “se devi contattarmi per consigli sul lavoro fallo pure, per il resto non sono roba per i tuoi denti” 

Deduco che ha sbagliato numero. (!?)
Gli rispondo: “film e birretta” possono andare, ma dipende dal film.
Memore di un DVD che mi ha passato, film d’autore giapponese con dialoghi di 30 parole in 2 ore.
Mi infilo gli stivali senza calzini, giubbotto sopra a Matley, non passo per il trucco, esco, prendo l’auto, in breve arrivo a casa sua, nonostante le sue indicazioni simili a un pasticcio di spaghetti.
E’ imbarazzato, le sue mani passano nervose tra i capelli, e questo mi fa ricordare altre mani altri capelli (!!)
Il film è un “americanata demenziale”, la birra è pessima, guardo il film con i piedi nudi su di un divano che non è il mio, Superman per tutto il film starò pensando: “ora che cazzo faccio?” Finisce il film, due parole un grazie per la pessima birra detto scherzando, mezzo abbraccio e mi infilo per le scale, lasciandolo sul pianerottolo, perplesso. Di ritorno, varie pensieri affollano la mia mente ecco un estratto:
  1. le brave ragazze non vanno a vedere film a casa di uomini.
  2. le brave ragazze si truccano e si mettono i tacchi per rifiutare avance.
  3. le brave ragazze non criticano la birra e il film.
  4. le brave ragazze se vanno a casa di Superman, ci stanno.
  5. le brave ragazze sono freddolose.
  6. le brave ragazze sono eccitate all'idea che Clark apra la sua casa a loro.
  7. le brave ragazze se possono avere Superman, non pensano alle fave crude.
  8. le brave ragazze sanno che i Principi Azzurri Romantici Pensanti, sono psicopatici.
  9. le brave ragazze non sono passionali, non si arrabbiano e mantengono la calma.
  10. le brave ragazze sanno quando è il caso di mentire.

Non sono una brava ragazza.