lunedì 26 marzo 2007

gentilezza o servilismo?


Sembra un problema da poco, ma in effetti quando ti soffermi a pensare che una tua gentilezza puo' essere fraintesa in modo barbaro.. diventa un problema tipo: Essere o non essere...
vengo hai fatti..
Il mio lavoro consiste nel dare:" consigli" e ovviamente questi suggerimenti si pagano, fin qui nulla di strano... Un conoscente mi chiede un parere professionale al volo, uhmm non posso essere precisa, ma due parole posso anche dirgliele tanto per essere gentile... sembra rassicurato e va per la sua strada... pochi mesi dopo mi ferma e mi fa domande precise ... sorrido e dico: per una consulenza cosi dovresti diventare mio cliente.. poi gli rifilo una frasetta saggia, passano i mesi e non diventa mio cliente, anzi continua a fare le sue cose con altri.... Ieri mi telefona per l'ennesima rogna, un consiglio gratis.. e a questo punto ho sbottato: dicendo che non lavoro gratis, e che ci vuole rispetto, che i consigli poteva chiederli a chi pagava e non a me... incavolata nera, risposto con tono di voce da stronza saccente.. ebbene oggi il tipo mi arriva in ufficio con tutta una serie di documenti, dicendo che doveva essere assolutamente mio cliente (!!!!) Allora mi chiedo: per essere professionisti rispettati bisogna non essere gentili, essere saccenti, e stronzi?
Altra piccola cosa, quando telefono chiedo sempre, se disturbo.. se posso parlare o richiamo più tardi.. in fondo anche io ho sempre apprezzato questa gentilezza.. Dopo anni di educazione, per la prima volta mi sento rispondere: e... so quà...(?!) e che vuol dire... sono qua non disturdi.. sono qua e tu mi stai rompendo...
gente cara... ma che mondo è questo?

giovedì 22 febbraio 2007

riunione di lavoro


la mattinata è trascorsa, con una infinita riunione di lavoro
dopo un po' ho cominciato a pensare che fosse un incontro intergalattico, per decidere le sorti del mondo, eravamo sul ponte di comando dell'astronave enterprice... dei essere credo "vulcaniani" si stavano litigando il microfono per discutere se era piu' opportuno fare, o non fare la pausa prima del Brunch.

sedata la lite il capitano Kirk, metteva tutti d'accordo, eliminando la pausa, in favore di una piu' veloce conclusione della riunione, a favore dell'abbuffamento del brunch, che si sarebbe rivelato, come un insieme di zuppe di coccodrillo e tartine appena scongelate.. unica nota positiva: "il vino" che ha avuto l'onore di essere un importante "lenitivo" per fame, incazzature ecc..

l'incontro interplanetario, andava avanti, un ET di non specificata provvenienza, seduto vicino a me.. continuava a mandare ininterrotamente messaggi da uno strano apparecchio chiamato "black berry".. era una spia... ma purtroppo c'era poco da spiare a parte, i piani che comparivano man mano sulla lavagna.. troppo ovvi per poterli copiare..

quando pensavamo di averle viste e sentite tutte, noi terrestri, a dire il vero...pochi... abbiamo dovuto strabuzzare gli occhi quando il capitano kirk ci ha presentato il mega capo supremo... l'illllluistrimisssimo capo intergalattico. lui l'unico il solo... ed ecco appare dopo lunghi applausi ed ovazioni.. era lui: con il mitico sigaro in bocca, il triplopetto allacciato, il cappello a falda larga, era lui.. eccolo per la gioia di tutti quanti AL CAPONE!!!

che con accento inconfondibile tra l'americano e il siciliano, ci disse la frase che oramai ostentava da anni luce: ehi picciriddi, cosa vogliamo fare per quest'annmo? lasceremo agli altri tutti bisinnis? ci faremo schiacciare.. da queste merde? non guadagnate abbastanza?... macchè volete di piu'... siete ancora vivi... e dopo c'è il brance.. che vi permetterà di sopravvivere ancora qualche giorno... qui o si fanno i bisinnisse o si muore... capito..?! detto questo infilò l'impermeabile e se nè ando'... con un applauso molto piu' forte che al suo arrivo...

lunedì 5 febbraio 2007

L'intervista


Ieri, nella serata ho avuto il piacere di rilasciare la mia prima (e forse ultima intervista) ad un giornalista. Mi era pure simpatico, giuro!
Cominciamo a chiacchierare,rispondo alle domande, mi sembra che cerchi di farmi dire cose che non penso... ma forse è solo l'impressione... sembra uno di quei scrivani vecchio stampo, ha un minuscolo block notes, e ogni tanto appunta qualcosa... alla fine sorride soddisfatto.
mi sono quasi divertita, il fotografo ha fatto un po' di foto... l'atmosfera è allegra e gioviale.

E oggi l'intervista è uscita, in internet..........e............sorpresa!
non riesco a trovare quello che ho detto io, in effetti di quello che c'è scritto non ho detto neanche mezza parola..

e ci rimango così male, non tanto per le cose scritte... quanto per la capacita' di fraintendere o di voler fraintendere.. le parole chiave:

ho detto: umile, hanno scritto: poverissimo
ho detto: acquistato, hanno scritto: regalato
ho detto: amore, hanno scritto: comprensione

ecc ecc.

a questo punto, mi sono venuti in menti tutti quei poveri Vip, presi, fraintesi, manipolati.. usati.. per un attimo m'è venuta una tristezza. Ecco vorrei lanciare il nuovo modello di giornalismo:

"il giornalista Etico"

martedì 30 gennaio 2007

organizzare un evento


Ebbene, mi avevano dato dell'eclettica, della strana, ecct.
e devo dire che forse hanno ragione, non è il mio lavoro, mai fatto in vita mia, mi sono ritrovata ad organizzare un evento, con tanto di programma, di volantini, di articoli sul giornale...

mi sembrava tutto semplice, invece azz... comunque il primo step l'ho fatto e ora guardo soddisfatta, la bozza su foglio word, del programma.. l'ho fissato per un po' come si fa per un quadro, tanto mi sembra un capolavoro. ma forse mi ha aiutato un angelo... speriamo che continui...