venerdì 26 luglio 2013

incontri extrasensoriali



Rigiro il bicchiere lo guardo, il mio cocktail preferito, quel colore rosso leggermente sbiadito dal ghiaccio,  un tovagliolino giallo come sottobicchiere, ecco io i sottobicchieri non li ho mai compresi a fondo, si attaccano al bicchiere, qualche volta scivolano a terra qualche volta si appiccicano sul tavolo o sul bancone del bar.

 La conosco questa serata, la riconosco, percepisco nell'aria le molecole di poli d'attrazione diversi.
 La mia amica parla, parla e ogni tanto si sofferma sulla parola "scopata" probabilmente mi starà raccontando delle sue intime storie, il ragazzo di fronte osserva, forse interessato alla mia scollatura o a stralci di conversazione che può vagamente udire, ma io non sono lì.. dovrei avere la decenza di dirlo, di scusarmi e di andare via, non so dove sono, ma la mia mente è profondamente distratta, e invece resto a far finta di ascoltare in modo educato.  Il ghiaccio si sta sciogliendo, odio i cocktail con troppo ghiaccio, non mi resta che infilarci le dita e togliere due cubetti ed appoggiarli sul portacenere, lo faccio in modo talmente naturale che potrebbero pensare che è buona educazione liberarsi del ghiaccio in questo modo. E a un certo punto mi sento di dire quello che provo, tanto che mi importa quello che penserà lei... non importa tanto non dovrei essere lì. 

"Tra poco arriverà qualcuno che ha deciso di passare qui ..qualcuno che sa che ci sono io.."

"Kyra stai farneticando, tutto può essere, prendiamolo come un gioco"

"forse busserà sul vetro, entrerà si toglierà il giubbetto mettendolo sulla prima poltrona, poi guarderà direttamente qui, mi saluterà con la mano e con un "Ciao Kyra" detto con due toni più alti del normale, farà due o tre passi verso di noi... io lo guarderò, e lui capirà che dovrà tornare indietro, che non è il caso che sappiamo già come finirà, hai in mente il film highlander, quando l'immortale sentiva la vicinanza di un suo simile?"

"mi vuoi spaventare? no, perchè ci stai riuscendo"

"e daiiii... scherzavo"

Lei sorride scuotendo la testa, come per dire:"che bimba che sei!"

e anche io rido, l'atmosfera si alleggerisce, quando sento bussare sul vetro dietro a me, non mi giro, il sangue si fredda nelle vene, il respiro si ferma alla gola, intorno il mondo rallenta. Lei mi guarda perplessa, io fisso impassibile l'ultimo cubetto di ghiaccio che si sta sciogliendo.