giovedì 7 febbraio 2013

Il problema di non aver problemi




"non c'è problema"
a volte finisco le conversazioni in questo modo. In effetti non ci avevo mai fatto caso, fino a che una mia amica con lo sguardo furbetto mi ha chiesto:"lo credi davvero?" ed io:"certo!"

Ritorno indietro nel tempo a quando la maestra assegnava il "Problema" da risolvere, a me sembrava un bellissimo gioco risolvere, tentare, immaginare il negoziante che vende penne al prezzo di... i problemi mi sono sempre sembrati degli "affari", oppure dei giochi in cui i percorsi per risolverli potevano essere molteplici e magari divertenti. Questa impronta sulla mia mente si è mantenuta costante nel tempo, non saprei vivere senza problemi, forse mi sembrerebbe un limbo infernale.
Sono quella delle decisioni rapide, si o no, fare o non fare.. perchè se togli la paura non c'è una decisione che non possa essere presa in tre minuti.


esempi pratici
prestito di un libro, e la frase tipica:"poi te lo rendo" nella mia mente già c'è la soluzione probabilistica.
Non me lo rende, lo rende rotto, lo perde. Soluzione :"posso ricomprarlo" ossia nessun problema.

Spostare gli appuntamenti, sempre e solo in base a esigenze "umanitarie", e se qualcuno ti chiede qualcosa non c'è nulla che non puoi posticipare a meno che non si tratti di "piacere", quindi nessun problema.
L'amica, il familiare in difficoltà arrivano prima dell'appuntamento di lavoro, fare la spesa arriva dopo, passeggiare in una giornata di sole, arriva prima del lavoro ma dopo un'importante riunione.

Potresti prestarmi l'auto?  tre considerazioni, è assicurata, se la rompe la ripaga, se non la ripaga mi incavolerò ma potrebbe servire a comprarmi l'auto nuova, quindi non c'è problema.

Potrei perdere il lavoro? dopo aver detto quello che penso, dopo che le mie illuminazioni hanno fatto vari squarci emotivi, e allora? ne avrò un altro, magari migliore... oppure potrei avere un periodo di relax e meditazione a basso costo. Non c'è problema.

Debiti? l'unica cosa da tenere a mente è la frase di un vecchio saggio che quand'ero adolescente mi voleva far capire la finanza e gli affari, la cosa che mi restò impressa fu questa: "Ricorda se fai piccoli debiti, per piccole stronzate, il problema lo hai tu..e potresti finire anche sotto un ponte, se riesci a fare grandi debiti per grandi cose, il problema lo ha la banca e tratterà con te rispettandoti anche nei momenti di difficoltà". Quindi nessun problema.

Amore e passione? a gente morta per questo, non credo, se sta con te, vuole stare con te, se ti lascia vuol dire che è più felice lontano.. e tu non vuoi la felicità del tuo amore? magari piangerai, ti sentirai triste, ascolterai musica che potrebbe andar bene per un funerale, magari farai un viaggio.. quindi nessun problema.

Devi morire? dopo una diagnosi infausta, ho avuto i miei venti minuti di pianto.. poi ho pensato a tutte le cose belle della mia vita, alle cose buone.. e alle cose da risolvere, l'unica cosa che dovevo urgentemente fare era una telefonata. "ti ricordi quella volta che ti ho detto ti odio, dopo aver fatto l'amore? ecco io veramente volevo dirti ti amo ma non ci sono riuscita...ciao."  Nessun problema.
  p.s.(diagnosi errata, ma non lo sapevo)


Queste confidenze lasciarono la mia amica perplessa, dopo qualche secondo di riflessione disse: "Allora per te vivere o morire, fare o non fare.. essere ricca o povera, amare o no, sono la stessa cosa?"

 io: "Non sono la stessa cosa, sono cose diverse, vivo  la vita come se fosse una mela da addentare, piena di passione, a ogni momento voglio far corrispondere una cosa unica, in cui dentro lo stesso istante ci sia l'eterno, vita morte amore... prendo fuoco, mi arrabbio, seguo l'istinto perchè nella caduta, nel danno, nella perdita, non potrei mai smarrire il senso di me stessa.... mi conosco,sono uno splendido scarabocchio di cui ho sperimentato molteplici giri e angolazioni, e per il resto........

........nessun problema"