martedì 24 giugno 2014

Let's talk about sex! (sembra più raffinato eh?)



Parlare di sesso è difficile, senza cadere in volgarità o in diminutivi degni della scuola materna.
Non credo di poter scrivere di sesso senza arrossire... mi metterò alla prova, tanto voi che leggete siete tutti buoni, o almeno fate finta di esserlo, i termini non sono consueti, o sono troppo volgari o troppo tecnici.  Proverò a stare l'equilibrista sulla linea che divide "sedere" da "culo.

Qualche tempo fa una mia amica mi disse:

"Ieri sera sono uscita con lui"
ed io curiosa:" e poi com'è finita, avete fatto l'amore?" (Dio come sono romantica!!)
Lei pensierosa:"bè si, in effetti... o meglio, lui si.."
- "che significa lui si? tu dov'eri da un'altra parte?"
"ecco vedi in un certo senso... insomma lui ha fatto l'amore, ma è stato come non farlo, insomma come vuoi che te le dico queste cose?, insomma Kyra lui ha fatto ahahahahahhahaha, prima ancora di..... m'hai capito no? la durata è stata di 25 secondi.. o forse meno."
Forse non mi bastava ancora la spiegazione della notte fiammifero che incalzai:"E poi?"
la sua voce si alzò leggermente :"e poi è andato a casa!"

Ecco ragazzi, questo non si fa! primo perché la vostra ragazza potrebbe avere un'amica come me, dura di comprendonio, poi perché andare a casa immediatamente dopo il fatto, a prescindere dal risultato è da poverelli. Insomma se il tuo pene ha fatto pena, e hai goduto come una bottiglia di spumante sbattuta e tenuta al caldo per troppo tempo, ecco rimediare puoi e devi!

1) metti in conto che lei già aveva qualche dubbio a dartela, si è decisa a prestartela per almeno qualche minuto, tu gliela rendi dopo pochi secondi... nella testa del 90% delle donne (e io non capisco perché) si insinua il dubbio che non è piaciuta. (altrimenti col ca....volo che la ridavi così presto)

2) la frittata è fatta, pensavi di rigirarla come un calzino o meglio come Rocco, e ti sei ritrovato come un dodicenne dopo aver guardato miss maglietta bagnata, a questo punto tu che dodicenne non sei, devi tirar fuori la lingua.. ossia in un modo o nell'altro, o ti metti a parlare della figura di merda che hai fatto (per carità non tirare fuori:"giuro che è la prima volta" su questo taci, anche se fosse la pura verità o lei invece che fortunata, si riterrà il più cesso della terra)

3)il signore nella sua immensa bontà non ti ha fatto solo quello, lo so che in certi casi il cervello scende pericolosamente verso il basso da far dimenticare tutto.. siete fortunati avete il dono della manipolazione, avete il dono della lingua (anche se non sapete neanche la vostra di lingua) usateli.

4) se in quel momento vorreste scomparire come per effetto della bacchetta di una fata... non fatelo, organizzate subito un secondo incontro, non lasciatela andare a senza aver strappato un orgasmo magari anche finto.. un paio di urletti e lamenti dal tono basso possono andare, sappiate che se scomparite, la lei in questione si confiderà con l'amica... alla quale in un eccesso di delusione mista a rancore dirà che siete un "poco funzionale, uno con dei problemi sessuali" questo come in un tam tam mediatico si risaprà pure dall'altra parte del globo, con le conseguenze catastrofiche che non potrete evitare.

5) sottopesate sempre le vostre performance sessuali, non vantatevi mai.... prima. Potreste far finta che il sesso non vi interessi granchè, e potrete ridendo dire su che disastro siete... peggioratevi, in modo che nulla sia peggio di quello che la sua fantasia potrebbe progettare, se vi sentite troppo sotto pressione rimandate l'incontro (solo quello sessuale) mandarla a casa con un sano appetito per una volta potrebbe essere vincente.

Consigli per le ragazze.

Avete paura che il tipo sia un caliente veloce e fuggiasco?
(i consigli qui sono palliativi e subdoli captateli come tali)

1)Cercate di non mugolare appena vi tocca i capelli, mugolate in silenzio, il tipo ha infilato finalmente le mani dove deve.. ecco volete urlare? ecco fatelo in silenzio! Ogni vostro rumore verrà preso come il fatto inconfutabile che siete prossime all'orgasmo...se questo è lontano cercate anche di non respirare pesantemente, mute dovete stare!

2)Ora finalmente ci siete..o quasi.. e potete urlare, graffiare... dimenarvi. NO! assolutamente... se non volete rischiare di essere battute sul tempo, siate furbe.... godete in silenzio, in profondità, mettete i piedi fuori dalla sua vista, stringete lenzuola e non la schiena o....  (questo non ve lo aveva detto mai nessuno, ci scommetto) lui non se ne accorgerà... e si impegnerà di più.. perché sembrate quasi ghiaccio..)

E' stato un lavorone, ma avete tenuto la temperatura giusta.... ora siete calde e soddisfatte, a questo punto (solo dopo) cominciate con miagolii... respiri affannosi... e siate libere di fare tutto quello che dopo un buon orgasmo siete disposte a fare, e lui sarà grato dell'urlo calcolato quando finalmente sentirà di avervi fatto toccare il c...ielo.

(scritto senza neanche dire una parola impropria, uhmm ok! vado a farmi suora!)

martedì 17 giugno 2014

Ridiamoci su.... Le kirate



Le avventure della sorella di Fantozzi alias Kyra...

Ascensore con fantasma.
In una città caraibica, prende l'ascensore e durante i sei piani di salita, faccio boccacce e pernacchie alla specchio, accorgendomi giusto 5 secondi prima di uscire di due occhi che mi fissano, urlo tipo shining... L'uomo di colore s'era confuso con la tappezzeria dell'ascensore.

Megalopoli.
Ausfarth, viaggio in austria faccio la fatidica domanda:"ma questa città quant'è grande?"

Io trovo tutto.
Isola Greca. Dico a un ragazzo: "ma si, ti veniamo a trovare stasera al tuo campeggio" e lui:" come fate a trovarmi?" Hai la chitarra no?! ( al campeggio trovammo un distesa di chitarre, tipo un centinaio)


Vacanza breve.
"Ti dico che ritorno presto, in qualche modo questa vacanza deve finire in anticipo"  "ciao, sono tornata!" "Caspita, non credevo riuscissi cosi presto, come hai fatto?"
" mi sono rotta una spalla"

Amicizie fraterne
"Ma tu la conosci kyra?"
"Insomma..direi bene"
" è vero che è una stronza?"
"Oddio, non direi proprio così"
"Ma dai... Non lo sai anche tu che casini ha combinato?"
"No, veramente non so a cosa ti riferisci
"Insomma hai in mente Dylan?"
"Certo"
"Ecco vedi lei, l'hai raggirato come un pollo"
" non mi sembra un pollo"
" Si ma lei ci sa fare, stava quasi fidanzandosi con una mia amica..e poi lei, sai com'è"
"Com'è?"
"Oh dai... Lei l'ha sedotto, ci sa fare. Si capisce è una p........., scusa se ti racconto queste cose...ma come hai detto che ti chiami?"
"Non l'ho detto, piacere kyra"

Colloquio di lavoro.
"Tu non sai come sarei felice che tu aderissi alla proposta di lavorare nel nostro team, la cifra offerta mi sembra grandiosa, che dici?"
"Credo che possa prenderla in considerazione"
"Posso aggiungere qualcosa?"
"Credo che abbia visto tutto o quasi... Ora me ne vado a rifletterci su."
La conversazione si è svolta mentre io seduta di fronte alla scrivania,  mentre il tipo prima si è tolto la giacca, poi la cravatta, poi la comicia ed infine i pantaloni, rimanendo in boxer, perchè faceva caldo.....  (!!) e io ridevo pensando "ma guarda questi colleghi che combinano per farmi uno scherzo, goliardici" e invece no!!

L'uomo dei sogni.
"Pronto sono Fabio, ti ricordi di me?"
"Certo!" ( come faccio a scordarti? Dio che pezzo di.... Ci ha messo due mesi a chiamarmi però!!)
"senti, pensavo, ti va di vedermi? Così ci prendiamo una pizza, due chiacchiere?"
"Si può fare, andiamo al mare?"
" uhm..va bene, ci vediamo li? Mi faccio prestare l'auto la mia Golf è rotta"
"Golf? Ma non sei Fabio Rossi?"
"No, no sono Fabio Scemetti"
----(merda!)------

giovedì 5 giugno 2014

Karma Killer




Quando entrai nel crimine, rapine/omicidi/racket and co. mi trovai sperduta, ero nel mondo descritto dal film "the wolf of wall Street" se il film fosse 100, nella famigghia sarebbe stato 20, il film era una palese caricatura, ma pur sempre con un sottofondo reale, quante cose avevo visto, dall'assegno sventolato sotto al muso, alle telefonate di ricatti in viva voce, alle segretarie sotto al tavolino, alle auto rumorose per passare ai gargarismi con lo champagne...  Tremavo, non era il mio mondo, non era il mondo che pensavo, eppure era quello che avrei sempre voluto fare, avevo crimini nel sangue, crimini puliti s'intende, tipo la magia, non c'è solo quella nera.

Imparai a scivolare e svicolare tutte le battute di caccia, lasciavo sempre respirare la povera vittima, ero per il racket onesto :"Non preoccuparti, quando potrai mi porterai i soldi".  La famigghia ogni tanto a quelli come me, i non allineati, faceva dei grossi regali che avevano nomi strani, ad esempio: "corso progetto pilota" venivamo selezionati per un mega corso che rivelò con sottotitoli strabilianti "riusciranno i nostri psicologi e brainwasher a metterli in riga?" poi regali che avevano il compito di rendere killer spietati, i killer gentili, veniva effettuato un trapianto del cuore e al suo posto veniva inserito un microchip chiamato "fottifotti" dal nome dell'inventore.

Dopo qualche anno ero riuscita ad avere il mio posto al sole, traffichetti, rapine, qualche gambizzazione, avevo pure l'ufficio vicino al capo, con una splendida vista sul parcheggio, ogni tanto mettevo i piedi sulla scrivania e mi sentivo la padrona del mondo. Un giorno il capo mi chiamò, e dopo un lungo discorso mi disse che oltre al mio lavoro avrei aggiunto quello di tutor.

"ma non sei felice, insegnare l'arte del crimine alle nuove leve, educarli, tirare fuori il peggio che c'è in loro.. certo la paga è irrisoria, ma l'onore di avere tale compito non ha prezzo"

Arrivarono i primi quattro aspiranti killer, li ospitavo nel mio ufficio, li erudivo sulle prime regole della sopravvivenza, li difendevo, osavo dire che la regola numero uno del killer è difendersi dalla famigghia .. li accompagnavo in rapine, via via sempre più impegnative, sempre più difficoltose, consigli su come tirare via la pelle senza alcun lamento, consigli su rimedi rapidi quando le gambizzazioni riuscivano male. Insomma li trattavo come figli, ed era una gioia vederli crescere, sempre più impavidi.

 La piccola Bonnie era la mia preferita, decisa, osservatrice, poi c'era Goldpepper da cui avremmo tirato  fuori solo guai, Templar bello accattivante di una consistenza pari all'aria, Bonnie ne era soggiogata, le dissi che poteva sedurlo tanto sarebbe durato poco a far il criminale da noi, in ultimo c'era lui Foxred geniale nei conteggi, acuto nella teoria, quanto illogico nella pratica, ogni tanto lo riprendevo :"Non puoi sparare a un pezzo grosso con la carabina! come non puoi sparare ad un piccione con un bazuka!"  Era testardo come una capra di montagna, mi dicevo che avrebbe capito e fintanto lo tiravo su a dosi di lealtà, sulle regole scritte, e su quelle importantissime non scritte, era educato, bussava alla porta, mi chiedeva consiglio, poi ogni tanto prendeva la tangente e farneticava tenendo le mani davanti alla bocca.

Cominciò ad arrivare tardi, lo interrogai, lo misi alle strette, confessò :"Gioco a poker, è quasi un vizio, ma io sono più furbo, più matematico di loro e vinco davvero vinco sempre!" Gli dissi che nonostante le voci del mondo la nostra professione era incompatibile con il gioco d'azzardo, nessun fremito, nessuna adrenalina... la calma assoluta, la decisione assoluta, rapine ben congegnate, omicidi con mira ed armi sicure, eh no carissimo non era un gioco d'azzardo, non era azzardo era meditazione riflessione, non erano solo numeri era arte, era la somma tra uno psicologo e un matematico.

Per incentivarlo gli diedi pure i progetti di un 20 rapine sicure, lo ammetto feci un errore, glieli regalai, sottobanco, a lui e a Bonnie, gli altri nel frattempo si erano sparati da soli prima che il microchip desse l'ordine di autodistruggerli, ma Bonnie e Foxred erano le mie creature, dovevo farli crescere, li amavo... in fondo.

Fino a che Foxred mi inflisse un dolore atroce, non contento di quello che gli avevo dato, cominciò a rubare dalla mia tasca prima distrattamente ,poi con destrezza, gli riusci solo un colpo da maestro.

Lo affrontai, avevo un caricatore pieno di proiettili.. lo volevo morto. Lui fece il finto tonto. La cosa mi irritò a tal punto che invece di finirlo rischiando di macchiarmi le scarpe con il tacco nuove, chiesi direttamente al padrino di levarmelo gentilmente dalle balle, e per la prima volta in tutta la mia onorata carriera il padrino mi accontentò e Foxred fu spostato a far crimini in un'altra zona con altri colleghi. Prima di congedarlo sibilai:"ricordati c'è il Karma.. e se non c'è lui l'arte del poker ti rovinerà"

E questo succedeva anni or sono.
Ieri sera, parlavamo tranquillamente di rapine, e si discuteva sul colpo grosso. Era un colpo in collaborazione, colpo che poteva finire con una sparatoria degna dei grandi colossal. Ed ecco il tacchino da spennare che mi chiede:"sto pensando a un grosso affare con un tizio che mi sembra a posto"  Non chiesi di chi si trattava, era meglio non sapere se poi dovevo dare un parere neutro.
continuò dicendo:"qual'è la cosa incompatibile per dei criminali del vostro stampo? da quale cosa mi dovrei proteggere"
non ci pensai due volte :"Carissimo, non fidarti mai dei criminali dipendenti dal gioco, dagli scommettitori, quelli ti sparano quando la posta è alta, ti rivendono quando la posta è bassa, non fidarti.."

"Foxred mi ha invitato al torneo di poker... non può essere il mio killer.. eppure sembrava a posto, però hai ragione Kyra, non posso mandarlo a recuperarmi dei soldi.. troppo pericoloso, grazie"

Foxred? proprio lui?  Karma Killer Bastardo!! riflettei. Non avrebbe mai saputo nulla, ma è così che lavora il fato.