mercoledì 21 gennaio 2009

dal blog: no sex no city... ladies and gentlemen, the winner is....





Emozionata ho messo il mio vestito rosso... ragazze che dirvi... l'oscar non me lo aspettavo...

ps. come non mi aspettavo la cena... stupenda!!! Grazie ...
http://no-sex-no-city.blogspot.com/2008/11/dedicato-kyra.html

lunedì 12 gennaio 2009

Russian Gigolò



Erano tempi in cui, chicken, check-in, kitchen.. avevano per me, lo stesso significato, nel senso che potevo mangiarmi una cucina, andarmene a mettere i bagagli nel pollo.. (non che ora, sia cambiato molto..)

Con queste premesse, mi accingevo a prendere un aereo, facendo da guida a delle non specificate "babbiones" per la Russia, destinazioni principali: San Pietroburgo e Mosca.

Appena fatto il check in, venni a scoprire dell'esistenza di una parola inglese nuova: Overbooking.. mentre la signorina sorrideva e mi ripeteva la parolina, io andavo annaspando nella memoria... mi veniva in mente un "su prenotazione" e fin qui non capivo il problema, invece era la "sovraprenotazione".. il mio viso prese delle sembianze Fantozziane!! (si.. ci stanno le due zz!) Dopo, "un venti volte": ma scusi, la mia prenotazione... il mio biglietto... i miei soldi...
niente da fare, "riprotetti" (qui la parola "riprotezione" assumeva un significato bel lontano dall'italiano conosciuto) sul volo successivo, che aveva "solo" l'inconveniente di non essere diretto per San Pietroburgo, scalo a Mosca e ritardo di circa 8 ore.

Il viaggio nella terra degli Zar, e del caro Dostoevskij cominciava...


Rabbrividii quando vidi l'aereo un "Antonov An-32", quello stesso aereo un tempo usato per scopi militari.. che aveva avuto piu' incidenti che atterraggi... Maledii tutte le volte che avevo preso in giro i paracadutisti russi, per l'impiego di quella "sfiga volante"... pensai al karma che si ribella.

Le "babbions" erano felici, io..non saprei come dire...

La mia "poltrona" in aereo era rotta.. lo schienale, andava addosso al passeggero posteriore senza motivo, lo Stewart ogni ora lo "aggiustava" dando un pugno nel centro.

5 ore di, rumori non identificati.. fino a che ecco Mockba.. finalmente.. quando l'aereo atterrò, con un balzo degno di un canguro ubriaco, feci un bel sospiro di sollievo.
Aereoporto di Mosca, come fare per andare a San Pietroburgo? la "riprotezione"..??
Vidi un cartello con il mio nome:"Kira X 3", lo seguii, il ragazzo che lo portava, mi fece capire che si aspettava un persona russa, che magari c'era un errore... io sparlavo in inglese, lui mi rispondeva in russo, mai conversazione fu più interessante ;-)
Alla fine ci accompagnò ad un pulmino, preso in prestito alla famiglia "Bradford" ... 2 ore di strada in mezzo alla steppa con un autista muto... che ogni tanto diceva:"airiopotto"... In mezzo al niente, c'era in effetti qualcosa di simile ad un aereo, ma si faticava a vedere la pista.. forse non c'era..

L'aereo decollò e dopo un paio d'ore arrivammo alla meta finale San Pietroburgo!! wow
ce l'avevamo fatta!! Per raccontare l'arrivo all'albergo farò un altro post.

Albergo Pribaltiskaya, una mega struttura con 1200 camere ... 12 ristoranti, bar ...ecc ecc.
Solo la hall, ci mise paura... per arrivare a consegnare i passaporti, forse avremo fatto piu' di 400 metri.

Poi la città con le sue chiese ortodosse, ci affascinò, bellissime... io ero stupefatta dalle molte ragazze, che pregavano, tutte truccate, carine, stavano in chiesa..pensavo vedi che strano?! Siamo in Russia, e tutta questa gioventù prega... Ben presto l'arcano fu svelato. Mi passo vicino un sacerdote, che sembrava Val Kilmer del film "il santo", mi fece un sorriso che di angelico aveva ben poco..e scoprii che questi preti si possono sposare. Ah i russi!

L'ultima sera, decisi di mangiare il famoso caviale russo e di bere la wodka...

Dopo cena, in uno dei bar dell'albergo Cosmos di Mosca. Io e una ragazza di Padova, facevamo quattro chiacchiere bevendo... bevendo. Si avvicina un tipo, e che tipo!! Ci guarda, e come ci guarda... Ci fa capire, che ha lasciato il portafogli in camera, ci chiede se possiamo offrigli da bere, è simpaticissimo, vestito bene, con degli occhi che ricordano Raul Bova.. ride scherza.. ci impara qualche parola di russo...

Il barista, mi fa l'occhiolino, ed io non capisco... anzi, lo ignoro per un pò... però poi mi incuriosisco, gli vado vicino e chiedo... Mi risponde:"tu a Igor, piaci molto..." ed io:" è carino " Lui però vuole:.... e mi fa un gesto, quello che noi normalmente facciamo in italia... per indicare:"soldi".. SOLDI? Soldi? money? Money?

Igor, si avvicina...e sussurra: I'm free for you tonight... mi suona come sono "libero per te stanotte"...se non aggiungesse "no,money" ... Avevo incontrato, un gigolò, ero allibita, mica tanto per l'incontro...

Mi chiedevo: ma ad un uomo, capiterà di non accorgersi, oppure l'esperienza insegna? mah!!!

Come è finita la serata?

Due donne sbronze, addormentate sul divano della hall... ed Igor al lavoro con una bella tedesca, con 200 dollari..