sabato 23 novembre 2013

Sono polemica e non mi dispiace




Mi piace discutere, nel senso etimologico del termine  (dal latino discutĕre, composto di dis- e quatĕre ovvero scuotere) e anche polemizzare nel senso di rompere l'anima.

Oggi ci sono le scarpe rosse contro il "femminicidio". Ma fatemi il favore! serviranno a qualcosa? simbolo di cosa? abbiamo pure ripescato una parola per fare distinzione da "omicidio" come se noi donne avessimo bisogno dell'etichetta nostra.  Un delitto è un delitto, una violenza è una violenza. La violenza, i soprusi sono sempre fatti ai danni dei più deboli, siano uomini, donne o bambini. E' l'umanità ferita, è la parte nera nascosta in ognuno di noi è a volte fatalità, a volte premeditazione. E' il mostro, o la strega cattiva, ma non sono favole.  E poi queste "giornate" contro questo contro quell'altro.. ma che senso hanno? spiegatemelo, il circo di "oggi ricordiamo" ?! e domani? dopodomani?  

 p.s. il 19 novembre è la giornata internazionale dell'uomo (ci sono caduti anche loro)

Ritorniamo alla polemica.

Ho una conoscente che prende botte dal compagno, e le prende... le riprende... poi corre a casa a preparargli il pranzo, prima o poi ci rimarrà secca, è cosciente di questo, lui non cambierà eppure... Ora mi chiedo ma se uno va a 200km su una strada, potendosi fermare o rallentare, e alla fine si schianta, che facciamo la giornata della "vittima della velocità"?
Certo ci sono differenze notevoli, ci sono persone ridotte in schiavitù, ci sono persone abusate senza che loro possano fare una scelta, ma tutto questo non riguarda il genere sessuale riguarda la parte più indifesa della popolazione e questo per migliaia di motivi.

Ripolemica.

Gay, io non ho niente ne a favore ne contro di voi, sopporto il carnevale posso sopportare il gaypride, però va detto che io non sbandiero vestendomi da prostituta, le mie convinzioni sessuali (sarà per pudore) a me non importa nulla di chi lo fa con chi e come lo fa... sei felice? sono felice per te qualunque sia il tuo genere omo/etero, non mi riguarda cosa fai a letto. Diritti è vero che siete discriminati ma... l'atteggiamento crea spesso la discriminazione.
 A volte il mondo è come mia madre che affermava "gay? pervertiti, malati mentali..gente inaffidabile... " poi un giorno conosce un mio amico si scambiano le ricette di cucina, lui l'abbraccia affettuoso, chiede sempre di lei al telefono e alla fine le presenta quel "figo straccia mutande del suo fidanzato" e la mia mamma mi dice:" certo che per come è bruttino lui, ma come avrà fatto a trovare un bel ragazzo come quello? uhm si sarà innamorato della dolcezza.."  e io rimango meravigliata di come a volte potrebbe essere tutto più semplice.  

Polemiche conclusive

Certo siamo abituati ad etichettare tutto, ad aver paura di tutto ciò che va fuori dai nostri schemi, a cominciare dal linguaggio, per farsi capire bastano qualche migliaio di parole spesso di origine arcaica, vere, ereditate, quasi un patrimonio genetico, e ci capiremmo bene, invece eccoci che per ogni cosa troviamo sfaccettature, sfumature, parole nuove tanto da dimenticarti il valore della cosa stessa, torniamo a un mondo più "primitivo" più vero, accettiamo le differenze come meravigliosa opportunità di confronto e smettiamo di farci trasformare in tanti codici a barre.    






"Lo scopo di una discussione o di un dibattito non deve essere la vittoria, ma il miglioramento."
Joseph Joubert, Pensieri, 1838