martedì 5 luglio 2016

50 days ago




A un certo punto devi voltare pagina.

No, non dimenticherai nulla anzi i ricordi si faranno con il tempo ancora più dolci e struggenti
ma c’è una pagina successiva, non puoi fermarti, vorresti in qualche modo riafferrare gli attimi in particolar modo quelli in cui sembrava tutto possibile, quelli in cui la perfezione di quell’amore ti aveva fatto credere al “per sempre” e “nonostante tutto”.

 Il nonostante tutto comprendeva, il lasciarsi, il ritrovarsi, il tradirsi… ma “noi” non eravamo in discussione mai. Io c’ero, e lui c’era e questo è tutto.

Arriva l’ineluttabile e sembra ogni cosa sembra spazzata via.

Arrivano le persone con le loro tempistiche di incoraggiamento: “Stai tranquilla che in tre, quattro anni ritroverai un po’ di serenità”. Credono nel potere delle parole, credono che tre, quattro anni sono un tempo ragionevole, si sbagliano! Io sono viva ora, ho il potere di rinascere ogni giorno, e non ci vorrà tutto quel tempo, per dire: ok sono passati 20 anni, ora rinasco da zero, ricostruisco con un bagaglio che nessuno potrà mai portare via. Ricostruisco su fondamenta solide. Ricostruisco perché la sofferenza è la più grande paura dell’essere umano e io l’ho conosciuta appieno, è tempo di serenità, di sonni tranquilli, perché la mia coscienza è serena e gioiosa come una farfalla colorata.

Ho le mie leggi e le rispetto, a volte, mi do la possibilità di stravolgerle con il cuore, con i sentimenti profondi dell’anima.  

50 giorni fa…. (circa)

Decidevo di rinascere, di credere che i veri miracoli accadono se noi li desideriamo, non succedono perché è scritto, succedono perché con i nostri desideri li facciamo scrivere da tutto il cosmo che trama a nostro favore. Ho infranto un paio di leggi, prima me ne sono rammaricata, poi ricordando il detto: “dai a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio e a me quello che voglio io” Lo ammetto il proverbio l’ho leggermente cambiato.  L’etica, quello che ti contraddistingue è solo tua, le leggi sono quelle che hai dentro il tuo cuore.

Cambio, ma non rinuncio alla mia volontà di approfondire, di dire “sconfitta” solo quando le ho veramente provate tutte. Rinuncio ai falsi amici. Rinuncio a quelle persone che non hanno capacità empatica, a quelle cui il giudizio viene prima della compassione, quelle per cui il tribunale è sempre aperto.

Non sono rinunce Zen, permeate di saggezza, sono rinunce dichiarate, perché quando rinunci a qualcuno è giusto che sappia pure il motivo.

Ho deciso di mettere alla prova, cuore, mente e fisico. Nessuna paura, nessun giudizio.

Sono io qui e ora, nel presente che sa di eterno.