venerdì 14 giugno 2013

Questo matrimonio s'ha da fare..



A:" ho una grande novità!! mi sposo!"

Eccola l'amica strana, che chiama e mi da la grande notizia. Ne è passato di tempo sulle sue disavventure amorose, sulle lacrime per ragazzi decisamente fuori luogo. Dopo due anni di relazione hanno deciso di convolare a giuste nozze.

A:"Eh Kyra tu ci devi essere lo sai! non puoi mancare, faccio una cosa semplice niente partecipazioni, una chiesa in campagna e un aperitivo, mi raccomando!"

K:" farò il possibile ma quel giorno sono già impegnata, comunque un salutino passo a fartelo magari gli auguri a fine cerimonia."

E arrivato il giorno, mi maledico per non avere detto di no e basta, in un'ora devo trovare la chiesetta sperduta in mezzo alla campagna, in un paesino che neanche avevo mai sentito nominare.
Sono comunque curiosa di vederla, magari ha un vestito verde.. o fuxia e poi sono contenta di vederla finalmente felice. Sbaglio strada, ma aveva detto Borgo o Borghino o forse Borgaretto ?!, uhm mi vengono i dubbi, ripenso e concludo che ha detto la chiesetta del Borghino, dopo chilometri di strade bianche eccola la chiesa in mezzo al verde, bellissima.. ma ... ma ... non c'è nessuno!

Sicuramente avrà sbagliato a dirmi la località, mannaggia a lei e gli inviti che non ha mandato! E mi viene anche da ridere, eccola lei la solita pasticciona. Ho poco tempo, devo tornare ai miei impegni.. una corsa per nulla.. però anche io magari a scriverlo il nome di questo posto..

Le mando un sms con gli auguri, una frase:"che il Signore ti illumini Anna specialmente oggi, coraggio ce la farai"  anche se non sembra un gran augurio è la frase che usavo con lei quando combinava casini.
"che il signore t'illumini Anna!"

La giornata passa veloce, ci ripenso e per un attimo penso: "e se la Chiesa fosse stata quella giusta?"

Oggi un suo messaggio: "passo da te" .

Eccola che arriva, sto per dirle: "auguri !" mentre penso a dove ho messo il regalo.. non faccio in tempo a dire una parola, mi abbraccia forte e scoppia in un pianto dirotto. La chiesa era quella giusta, lo sposo scomparso..   

A:"grazie Kyra per l'sms, sei stata l'unica a capire, ho apprezzato moltissimo"

Ed io mi dico che quello non è il momento giusto per dirle: "pensavo di aver sbagliato Chiesa"

mercoledì 5 giugno 2013

L'incompetente





"tra te e la risoluzione di un problema non esiste ostacolo, se non trovi sulla tua strada l'Incompetente"

Ho attentamente studiato la questione, ho vagliato tutte le possibili opzioni, ho cercato di mettermi empaticamente dall'altra parte, mi sono calata nel problema da risolvere come se fosse un piscina olimpionica e l'ho percorsa in tutti gli stili metro per metro. Tirando le somme la questione è semplice, risolvibile senza l'aiuto del mio caro amico avvocato, una trattativa in cui tutti saranno felici di incontrarsi a metà strada.

Sono arrivata presso l'ufficio pieno di marmi pregiati e di divani su cui la gente ha molte volte disteso le proprie pene, sono in orario per l'appuntamento, rilassata, spengo il telefono attendo, vengo chiamata scortata presso l'ufficio dell'illustrissima dott.ssa Pirletta Vera, lei è graziosa, giovane con un sorriso aperto, sono sempre contenta di vedere una donna in posti di potere, cerco di allonatanare mentalmente i miei pensieri maschilisti che sono :"di chi è parente questa per stare qui? a chi l'avrà data... questa ha la laurea in ....." voglio credere che lei sia quella competente con le palle, quella che capirà in breve la questione, che mi libererà dalla noia di una causa, quella che la strada del buon senso è sempre la migliore, e sarà così mi dico.

Le illustro la questione, pro- contro e un paio di soluzioni. Mi guarda perplessa, obietta cose senza senso.. s'inventa una legge al volo, comprensiva di regole e postille, ribatto con l'art. di legge esistente, con la sentenza appropriata, le dico gentilmente che non è competente in materia, lei diventa rossa si sposta gli occhiali da brava studentessa, lancia la sua voce in un paio di acuti fuoriposto. Ed ecco a quel punto io mi tranquillizzo, il sangue riprendere a scorrere piano il respiro è pronto per una meditazione profonda, sto in silenzio.

P: "e ora lei che vorrebbe da me?"

K:"che mi faccia parlare con qualcuno che sappia cosa fare, ha un responsabile?"

P:"mi ha delegato a risolvere questa questione"

k:"vada ora da lui, e dica che se esco da qui senza una soluzione, andrò per vie legali e non tanto per il sottile"

P:"che intende?"

k:"riferisca, e vedrà che comprenderà"

passano un paio di minuti e l'irragiungibile ci raggiunge, entra in ufficio mi porge la mano, non mi alzo dalla poltrona.

illustro in poche parole la questione ed ecco che si illumina capisce quello che sto dicendo, capisce che un'epoca è finita, capisce che non ho niente da perdere, e chi non ha niente da perdere può diventare pericoloso. E arriviamo ad un accordo, in cui spazio per la trattativa c'è eccome... mi dice basta che non chiami gli avvocati, una causa ora no.

La Dott. Pirletta mi sorride tirata, lo so che le è sempre andata bene a raccontare pirlate che la gente mediamente ignora, non sà.. eppure sulla porta non riesco a starmene zitta, le do del tu, abbasso la voce:

"sai il più grande errore dell'incompetente? è quello di sottovalutare la gente che si trova di fronte, sai il più grande vantaggio di non sapere? è semplicemente dire :"non lo sò" tienilo a mente, se vuoi qualche consiglio chiamami, le dico lasciandole il mio biglietto da visita.

e non posso fare a meno di riprendere i miei pensieri maschilisti..